venerdì 18 maggio 2012

Turchia, travolgente cambiamento in meglio

 (ANSA) - ANKARA, 17 MAG - Da quando e' iniziato il processo di adesione all'Ue nel 2004 la Turchia ''ha subito un travolgente processo di cambiamento per il meglio'' sul fronte economico, ha affermato oggi ad Ankara la presidente del Comitato Schengen del parlamento italiano Margherita Boniver.
La deputata del Pdl guida una missione in Turchia del Comitato di cui fanno parte anche Ivano Strizzolo e Livio Bacci (Pd) e Diana De Feo (Pdl). I parlamentari italiani hanno avuto ieri e oggi incontri ad Ankara con i sottosegretari agli esteri, agli interni e all'Europa del governo del premier conservatore islamico Recep Tayyip Erdogan e con i presidenti delle commissioni interni e esteri del parlamento turco. Domani si
spostano lungo la frontiera greco-turca, da dove entrano nell'Ue ogni anno decine di migliaia di clandestini. Boniver ha ricordato che quando e' iniziata la trattativa con l'Ue il reddito pro capite medio turco era di 3mila dollari contro gli 11mila di oggi. La Turchia, che viaggia a ritmi di crescita dell'8,5%, e' ora la 16/a economia mondiale e punta a diventare l'ottava nel 2013.
Con l'elezione in Francia del neo-presidente socialista Francois Hollande e l'uscita di scena di Nicolas Sarkozy, che dal 2010 ha imposto uno stop ai negoziati, la Turchia spera in un forte rilancio delle trattative con Bruxelles. Il governo turco ha avviato oggi con la Commissione europea un ''dialogo positivo'' in vista di una ripresa delle trattative. La frontiera fra Turchia e Grecia e' al momento un punto sensibile nei rapporti fra Ue e Ankara. Da li' decine di migliaia di immigrati clandestini entrano ogni anno nell'Ue. E' ''la prima porta d'ingresso dell'immigrazione asiatica'' in Europa, rileva Boniver. Un fenomeno che secondo la Commissione
europea ha raggiunto ''proporzioni allarmanti''. L'Ue chiede che la Turchia firmi un accordo di riammissione dei clandestini passati dal suo territorio. Ma Ankara esige che prima l'Ue renda flessibile il regime dei visti d'ingresso imposti ai cittadini turchi, che considera una ''discriminazione'', ha detto Boniver, rispetto agli altri paesi candidati.(ANSA).

  

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