venerdì 28 ottobre 2011

Italiane rapite, dal Mali massima collaborazione.

'Necessita' di una azione piu' rapida possibile e massima collaborazione'' per la liberazione di Maria Sandra Mariani e Rossella Urru, ostaggi dell'Aqmi (Al Qaeda nel Maghreb) e, probabilmente, detenute in qualche localita' desertica del Mali. E' quanto ha chiesto e ottenuto Margherita Boniver, inviato speciale del ministro degli Esteri, Franco Frattini, oggi a Bamako, dal premier maliano, signora Cisse' Mariam Kaidama Sidibe'. Maria Sandra Mariani e' stata rapita il 2 febbraio scorso nel sud dell'Algeria, e Rossella Urru e' stata invece sequestrata il 23 ottobre sempre nel sud dell'Algeria, ma in un campo profughi Saharawi. Dal colloquio di Boniver non sono emersi dettagli sullo stato delle trattative per il rilascio della Mariani. Gia' nel maggio scorso Boniver era venuta qui a Bamako per fare il punto sulla situazione dell'ostaggio italiano, di cui allora, sembrava imminente la liberazione, che poi per motivi non chiari non e' andata a buon fine. Si sa pochissimo sul sequestro dell'altra italiana, una cooperante di 27 anni. La missione dell'inviato di Frattini, che domani si spostera' in Burkina Faso, mira a sensibilizzare ulteriormente il governo del Mali sulla sorte delle due italiane. Il governo di Bamako, ha sottolineato Boniver, al termine del colloquio con la premier, ha ''mostrato una collaborazione fattiva e una grande disponibilita''', ma ha spiegato Boniver, il Mali e l'intera regione e' di fatto diventato una sorta di ''triangolo delle Bermuda'' dei sequestri. La causa principale e' l'espansione dell'attivita' criminale dell'Aqmi dovuta anche al ritorno di mercenari dalla Libia dopo la morte di Gheddafi, armati di armi leggere e a volte pesanti. (ANSA).

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