giovedì 14 luglio 2011

Pirateria, presto i nostri marittimi a casa

"Nutro la forte speranza che si possa giungere nel giro di pochi giorni alla liberazione dei marittimi italiani sequestrati dai pirati somali". Lo afferma in una intervista al Mattino Margherita Boniver, inviata speciale della Farnesina nel Como d'Africa, la quale si dice convinta che ci siano solide basi per una soluzione positiva della vicenda dopo la sua missione politico-diplomatica: "Sono stati attivati tutti i protocolli che il nostro governo poteva legittimamente mettere in campo per ottenere il rilascio dei marittimi sequestrati, mentre le autorità di Tanzania e Gibuti sono stati coinvolti nello stesso obiettivo con la piena assunzione della propria volontà di cooperazione. E' stato stabilito il coordinamento negli sforzi comuni per ottenere la liberazione dei prigionieri dai pirati senza passare attraverso il pagamento di un riscatto. Lo scopo della mia missione era appunto quello di rafforzare dal punto di vista politico e diplomatico l'azione già svolta nel Como d'Africa dai nostri servizi segreti". Sottolinea che "le autorità di Gibuti hanno garantito all'Italia il pieno appoggio per combattere la pirateria e per liberare i marittimi sequestrati". E prosegue: "La strategia da seguire è quella di allargare sempre più il corridoio di transito, anche se bisogna fare i conti con l`ampiezza dell`area da proteggere e con i sistemi sempre più sofisticati dei pirati. Il supporto di grandi navi alle piccole imbarcazioni corsare dimostra che s'è sviluppata una forte industria criminale. La situazione di grave instabilità della Somalia incide molto su questa situazione e sull'escalation della prateria marittima".

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