giovedì 28 luglio 2011

Il PD non può rivendicare nessuna superiorità morale

Sulla cosiddetta questione morale, che giustamente scuote l'opinione pubblica, Bersani sfiora la teoria sulla razza di infausta memoria. Se qualcuno a destra, a sinistra o al centro commette dei crimini sappia che la responsabilita' e' sempre e comunque personale. Nessuna superiorita' morale puo' essere riconosciuta al PD che predica bene e razzola malissimo, quando si tratta della trave nel proprio occhio e che per di piu' si allinea, come abbiamo visto nei casi Papa e Tedesco, con il partito dei manettari di Di Pietro.

mercoledì 27 luglio 2011

Giusta battaglia ma bagliato DDL di Concia

''Solo qualche giorno fa mi sarei astenuta sulle pregiudiziali di costituzionalita' del ddl sull'omofobia. Considero piu' che giusta la battaglia delle minoranze ma sbagliato tecnicamente il ddl di Paola Concia. Dico con sincerita' che trovo commuoventi le immagini di tante vecchie coppie gay che si sposano a New York. Non posso, comunque, dimenticare il vergognoso voto che ha portato all'arresto di Alfonso Papa e che mi ha aperto gli occhi sulla maggioranza giustizialista che si e' espressa a Montecitorio.

domenica 24 luglio 2011

Nuovi esecutivi? Negazione del sistema democratico

E' il solito collaudato gioco del monopoli con le opposizioni in ordine sparso ed alcuni malpacisti che vorrebbero un Governo di unita' nazionale. Se non gli garba questo, eletto dai cittadini italiani, mi sa tanto che dovranno aspettare un tempo congruo per un altro sempre democraticamente eletto. Governi tecnici, istituzionali o del Presidente sono la negazione stessa di un sistema democratico come quello italiano.

giovedì 21 luglio 2011

Come deputato mi sento in libertà vigilata dopo il voto vergognoso di ieri

Da ieri sera mi sento, in quanto Deputato della 16.ma Legislatura, una cittadina italiana in libertà vigilata. Il vergognoso voto, neppure tanto segreto, che ha autorizzato l'arresto di Alfonso Papa dimostra quanto forte si sia fatto, nei sentimenti della maggioranza dei Deputati, il giustizialismo, il qualunquismo e la codardia. Solo un atto di vigliaccheria estrema può spiegare l'incredibile manifesto politico di una generazione intera che sembra inginocchiarsi dinanzi al dilagante discredito generalizzato, distribuito a piene a mani sul Parlamento Italiano. Sembra di essere tornati agli anni di piombo solo che, invece di fronteggiare i criminali comuni con il mitra che inneggiano alla rivoluzione, dobbiamo far a fronte a un'incredibile violenza fatta di menzogne strumentali atte a sottomettere l'Istituzione voluta dalla nostra Costituzione.

Fare i piccoli Di Petro è un gioco pericoloso

Hanno giocato a fare i piccoli Di Pietro dicendo si' all'arresto di Alfonso Papa e facendosi fotografare: e' un gioco molto pericoloso''.

mercoledì 20 luglio 2011

Cicchitto: centrodestra non usi socialista come insulto

Roma, 20 lug - "Registro che per alcuni esponenti politici e culturali del centro-destra l'espressione 'socialista' è quasi un insulto. La cosa non mi impressiona affatto, anche perché essa s'intreccia singolarmente con l'epiteto di 'rinnegato' che da sinistra, da parte di paleo e neo comunisti e di paleo socialisti frontisti, viene rivolta a coloro che - come Boniver, Brunetta, Stefania Craxi, Frattini, Sacconi lo stesso Tremonti - non hanno seguito l'aureo principio: 'Il posto dei socialisti è a sinistra' (nella fattispecie in questa sinistra giustizialista e debenedettiana nei giorni lavorativi e massimalista nei giorni festivi)". Si apre così una lettera al direttore del Tempo di Fabrizio Cicchitto. Scrive il capogruppo Pdl alla Camera: "Va ricordato a coloro che nel centro-destra usano l'espressione 'socialista' come un 'epiteto negativo' che storicamente e anche ideologicamente e culturalmente sono esistiti nel mondo e anche in Italia dei socialisti ben diversi gli uni dagli altri. Nel mondo, comunismo a parte, c'è stato il socialismo marxista ortodosso, appunto alla Kaustky, ma la socialdemocrazia tedesca ha anche fatto Bad Godesberg e ha prodotto leader come Brandt, Schmidt e Schroeder. In Inghilterra c'è stato il laborismo di sinistra e poi recentemente tutta l'esperienza di Tony Blair. In Italia c'è stato un variegato socialismo di sinistra, con accezioni staliniste e frontiste, dal primo Pietro Nenni, Rodolfo Morandi, con le varianti radicali di Lelio Basso, di Vittorio Foa, di Riccardo Lombardi, e poi c'è stato il socialismo revisionista, riformista ed eretico di Bettino Craxi, dello stesso Claudio Martelli, dell'elaborazione di Mondo Operaio fino a Don Gianni Baget Bozzo che, mescolando insieme cristianesimo e socialismo eterodosso approdò a Forza Italia (per non parlare del percorso culturale e politico di un gigante come Lucio Colletti). Allora, di grazia, di cosa parlano coloro che poi dimenticano che una delle ragioni dell'autentico odio politico che la sinistra debenedettiana nutre per i 'socialisti rinnegati' approdati nel centro-destra sta nel fatto che, indipendentemente dai 'dirigenti', dopo l'operazione militare-giudiziaria-mediatica di mani pulite del '92-'94, si sono spostati per reazione alla violenza e anche per qualcosa di molto più complesso almeno 2-3 milioni di elettori socialisti e che ciò ha inferto alla sinistra paleo e post comunista di D'Alema, Veltroni, Bersani un colpo durissimo costringendola a fare spericolate alleanze di estrema sinistra (la ex Rifondazione Comunista), di estrema destra (Di Pietro, Travaglio) di tipo finanziario (De benedetti e altri), di orientamento cattolico (Prodi, Marini, Franceschini, Bindi). Si dirà: che cosa c'entra tutto ciò con la manovra economica? A mio avviso assolutamente nulla, ma ho voluto pregiudizialmente sgombrare il campo da alcuni attacchi ai 'socialisti'. Detto questo, a mio avviso la manovra, nella sua 'necessità' emergenziale, sfugge a qualunque definizione ideologica".

martedì 19 luglio 2011

Costi della politica: molto può essere tagliato subito

Premesso che i costi della politica devono essere tagliati e possono essere tagliati, la strada maestra rimane quella di dimezzarne i numeri. Operiamo affinché questo provvedimento venga approvato al più presto e sperando all'unanimità visto che molte voci si possono snellire subito. Oltre alla ricca messe di suggerimenti di cui abbondano tutti i giornali italiani, avanzo anche quella di diminuire drasticamente gli orari di voto in Aula, il cui funzionamento costa delle cifre enormi. Moltissimi provvedimenti possono utilmente essere dibattuti e votati nelle commissioni permanenti in sede redigente. Ristorazione, barberie, auto blu sono certamente voci utili per abbattere ulteriormente le spese fino ad arrivare addirittura all'ipostesi di far pagare l'uso dei bagni. Lascio a Gian Antonio Stella ed a Sergio Rizzo, nonchè ai loro numerosissimi colleghi che si esercitano nel disvelare i privilegi della casta, di quantificare quest'ultima ipotesi.

Berlusconi dovrà aspettare per avere un giudica a Berlino

Non credo ci sia un solo italiano buona fede che potesse dubitare della risposta negativa dei magistrati di Milano sulle richieste dei difensori di Berlusconi di spostare le competenze del processo Ruby al Tribunale dei ministri o ad altra sede. Nulla di nuovo sotto il sole. Tutto un deja vu, Berlusconi dovra' aspettare per avere un 'giudice a Berlino.

giovedì 14 luglio 2011

Pirateria, presto i nostri marittimi a casa

"Nutro la forte speranza che si possa giungere nel giro di pochi giorni alla liberazione dei marittimi italiani sequestrati dai pirati somali". Lo afferma in una intervista al Mattino Margherita Boniver, inviata speciale della Farnesina nel Como d'Africa, la quale si dice convinta che ci siano solide basi per una soluzione positiva della vicenda dopo la sua missione politico-diplomatica: "Sono stati attivati tutti i protocolli che il nostro governo poteva legittimamente mettere in campo per ottenere il rilascio dei marittimi sequestrati, mentre le autorità di Tanzania e Gibuti sono stati coinvolti nello stesso obiettivo con la piena assunzione della propria volontà di cooperazione. E' stato stabilito il coordinamento negli sforzi comuni per ottenere la liberazione dei prigionieri dai pirati senza passare attraverso il pagamento di un riscatto. Lo scopo della mia missione era appunto quello di rafforzare dal punto di vista politico e diplomatico l'azione già svolta nel Como d'Africa dai nostri servizi segreti". Sottolinea che "le autorità di Gibuti hanno garantito all'Italia il pieno appoggio per combattere la pirateria e per liberare i marittimi sequestrati". E prosegue: "La strategia da seguire è quella di allargare sempre più il corridoio di transito, anche se bisogna fare i conti con l`ampiezza dell`area da proteggere e con i sistemi sempre più sofisticati dei pirati. Il supporto di grandi navi alle piccole imbarcazioni corsare dimostra che s'è sviluppata una forte industria criminale. La situazione di grave instabilità della Somalia incide molto su questa situazione e sull'escalation della prateria marittima".

mercoledì 13 luglio 2011

Afghanistan: ko scenario è delicatissimo

L'assassinio del fratello del Presidente Karzai inevitabilmente porta lo scenario afgano ad un punto delicatissimo. Dopo le contestate elezioni parlamentari dello scorso anno l'Afghanistan non ha potuto dotarsi di un governo nella pienezza dei poteri ed ha un parlamento contestato dalla sua base per la vicenda dei brogli elettorali. Dobbiamo augurarci non solo un'efficace strategia per la definitiva stabilizzazione dell'Afghanistan ma anche un accelerazione fortissima nei colloqui diretti fra Karzai e i talebani che sembrano segnare il passo. In questo frangente la morte del nostro militare simboleggia l'enorme costo dello sforzo militare voluto dalla Comunita' internazionale per cambiare il destino di un paese infelice.


martedì 12 luglio 2011

Quirinale: Napolitano riceve Margherita Boniver

Roma, 12 giu - Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha ricevuto questa mattina al Quirinale il Presidente del Comitato Parlamentare di controllo sull'attuazione dell'Accordo di Schengen, di vigilanza sull'attivita' di Europol e di controllo e vigilanza in materia di immigrazione, Margherita Boniver.

Approvare la manovra per combattere attacchi speculativi

Giusto l'appello del Presidente Napolitano che invita tutti ad affrontare con responsabilita' il difficile momento che stiamo attraversando. E' tempo di approvare la manovra in discussione in Parlamento. Di fronte ai proditori attacchi speculativi, alimentati da voci incontrollate che hanno messo nel mirino anche l'Italia dobbiamo responsabilmente legiferare per controbattere seriamente il moltiplicarsi di attacchi, assolutamente scandalosi, sull'euro e sui nostri risparmi. Oltre ad una risposta italiana è necessaria una durissima presa di posizione degli organismi europei che non possono rimanere inerti di fronte a questo vero e proprio imbroglio.

venerdì 8 luglio 2011

Per contrastare la pirateria servono più pattugliamenti e tribunali speciali

Roma, 8 lug - "Ci hanno garantito pieno appoggio per combattere la pirateria. Ma la situazione è molto complessa. La cooperazione per la liberazione degli 11 italiani sequestrati dai pirati, che hanno la loro base logistica in Somalia, è stato il primo punto all'ordine del giorno della mia visita. So per certo che sono partiti tutti i protocolli che il governo può legalmente mettere in campo per ottenere il rilascio. Ovviamente non si tratta di pagare un riscatto ma di agire diversamene, come è già successo per il sequestro della Buccaneer". Lo afferma la deputata del Pdl Margherita Boniver, in una intervista al Secolo d'Italia, di ritorno dal suo viaggio in Tanzania e a Gibuti per imprimere un'accelerazione alla complicata liberazione delle due navi e degli 11 marinai italiani sequestrati dai pirati. "La questione è della massima serietà e gravità - prosegue l'ex sottosegretario agli Esteri -, stiamo parlando di un braccio di mare dove passano circa 22mila navigli l'anno, oltre il 40 per cento del traffico mondiale. Il fenomeno non è certo nuovo ma si è enormemente intensificato negli ultimi anni. Da gennaio 2011 sono stati ben 140 i tentativi di attentati contri navi mercantili, di cui 22 andati a segno, e tra questi quelli alle nostre due navi, la petroliera Savina Caylyn e la motonave Rosalia D'Amato. Sono pirati che hanno per patria la Somalia, un territorio devastato da anni di guerra civile, dal terrorismo e da prospettive economiche praticamente nulle". Qual è la risposta della comunità internazionale? "Ci sono due missioni militari nel golfo di Aden, una sotto l'egida Nato e l'altra dell'Ue che svolgono attività di pattugliamento e scortano le imbarcazioni umanitarie delle agenzie dell'Onu. E' un vero e proprio corridoio di protezione" ma "andrebbe intensificato. Le operazioni sono complesse perché il raggio d'azione dei pirati si sta allargando dalla Somalia fino alla Tanzania, al Kenya, tutto l'Oceano Indiano è diventato molto insicuro" e "si sta pensando di convertire il Tribunale internazionale per i crimini in Ruanda in un Tribunale speciale internazionale per giudicare i pirati. L'obiettivo, ancora lontano, è quello di costituirlo sul territorio somalo".

mercoledì 6 luglio 2011

Premier Gibuti a Boniver, affondare navi - madre dei pirati

(ANSA) - GIBUTI , 6 LUG - Gibuti, piccolo stato africano affacciato sul golfo d'Aden, ha assicurato ancora una volta all'Italia il suo ''pieno appoggio'' per combattere la pirateria somala e, in particolare, per ottenere la liberazione delle due navi italiane ancora sotto sequestro, ma rivendica la necessita' di un approccio piu' muscolare verso i pirati. E' quanto il premier gibutino Dileita Mohammed Dileita, ha sottolineato incontrando oggi Margherita Boniver, inviato speciale per le emergenze umanitarie del ministro degli Esteri, Franco Frattini, in missione in Corno d'Africa proprio per affrontare la questione della pirateria. Per Gibuti - importante rotta petrolifera e unico tra i paesi africani ad ospitare una base militare Usa - il pattugliamento effettuato dall'Ue (operazione Atlanta) e dalla Nato (Ocean Shield) nel golfo di Aden, il piu' tempestato dall'attivita' piratesca, non e' sufficiente a debellare l'industria ormai sofisticata messa in piedi dai pirati somali. ''Vanno affondate le navi madri dei pirati'', e' il suggerimento avanzato dal premier di Gibuti, come riferito da Boniver.

Pirateria: Tanzania mette in campo 007 per marinai italiani

(dell'inviata Flavia Ressmann) (ANSA) - DAR ES SALAAM, 5 LUG - La Tanzania e' pronta a mettere in campo la sua 'intelligence' per aiutare l'Italia ad ottenere quanto prima il rilascio degli 11 marittimi della petroliera Savina Caylin e della motonave Rosalia D'Amato sequestrati, ormai da mesi, dai pirati somali nell'Oceano Indiano. Un lavoro che va condotto in raccordo con la comunita' internazionale ed i paesi del Corno d'Africa. E' l'assicurazione ottenuta da Margherita Boniver, inviato speciale per le emergenze umanitarie del ministro degli esteri Franco Frattini, dal primo ministro Mizengo Pinda e dal ministro delle Finanze Mustafa Mkulo incontrati oggi a Dar es Salaam. Le due imbarcazioni battenti bandiera italiana nelle mani dei pirati somali sono al momento ancorate a nord di Mogadiscio, controllate dai radar delle navi della Marina militare impegnate nelle operazioni Atlanta dell'Ue ed Ocean Shield della Nato.
Compatibilmente con le condizioni di prigionia che si protraggono ormai da tempo - la Savina Caylin e' in ostaggio dall'8 febbraio e la Rosalia D'Amato dal 21 aprile - le condizioni degli equipaggi sono discrete anche se ''al limite'', come riferito da Boniver che ha fatto presente ai suoi
interlocutori a Dar es Salaam la ''grande preoccupazione'' del governo italiano per la sorte dei connazionali. Una preoccupazione che la Tanzania ha recepito al punto che, dopo un lungo periodo di stallo nelle trattative, oggi ha dato il suo ok all'acquisto di due pattugliatori d'altura di Fincantieri, ex Guardia di Finanza, che da adesso cominceranno a controllare le acque territoriali in funzione antipirateria.
Sembrano reali le buone intenzioni di questo stato africano tradizionalmente pacifico e geograficamente strategico con i suoi confini e con il suo affaccio proprio su quell'Oceano Indiano, diventato fruttuosissima terra di caccia per un migliaio di pirati che al momento hanno nelle loro mani 440 ostaggi di tutte le nazionalita' e gestiscono un business miliardario di riscatti estorti alle compagnie armatrici.Si sta infatti facendo strada la possibilita' che la Tanzania ospiti in casa sua un Tribunale transnazionale somalo per giudicare i pirati responsabili dei sequestri di navi, una volta catturati. Se ne sta discutendo in ambito Ue e la sede potrebbe essere ad Arusha, dove il Tribunale internazionale per i crimini contro il Ruanda sta per chiudere i battenti. Dopo il passo indietro del Kenya che, in un primo tempo, si era detto d'accordo a celebrare nei suoi tribunali i processi a carico dei pirati, la disponibilita' della Tanzania potrebbe far uscire la comunita' internazionale da una complicata impasse giuridica.
La Convenzione Onu sulla Legge del mare, che definisce la pirateria crimine internazionale, non e' stata recepita dalle legislazioni di molti paesi. Non e' quindi chiaro chi debba occuparsi di processare i pirati una volta finiti in manette.
Da parte della Tanzania, Boniver ha riferito di aver incassato anche una piena collaborazione al gruppo di lavoro ad hoc - sotto l'egida dell'Onu e a guida italiana - per il controllo dei flussifinanziari derivati dagli atti di pirateria. Pienamente condivisa dall'Italia e dalla Tanzania la tesi che alla radice del fenomeno della pirateria c'e' la crisi somala. ''La Somalia e' l'Afghanistan del Corno d'Africa'', ha osservato Boniver che imputa l'origine del problema all'''assoluta mancanza di sicurezza ed economia in un Paese come la Somalia che e' collassata dal punto di vista statuale da quasi 20 anni''. Ragioni per le quali il premier della Tanzania rivendica la necessita' di una ''grande pressione internazionale'' ed un lavoro comune dell'Unione Europea e di quella africana (Ua).


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05-LUG-11 18:57 NNNN

lunedì 4 luglio 2011

Missione Boniver nel Corno D'Africa e in Tanzania

Comincia oggi la missione, che si potrarra' sino a mercoledi', di Margherita Boniver, inviato speciale del ministro degli Esteri per le emergenze umanitarie a Dar es Salaam ed a Gibuti, nel Corno d'Africa. Lo scopo della missione e' rafforzare il coordinamento internazionale nella lotta alla pirateria ed agevolare il rilascio degli equipaggi e delle navi italiane attualmente sequestrate dai pirati in Somalia. Due sono le navi tuttora sotto il controllo di pirati somali nell'Oceano Indiano: la petroliera Savina Caylin, assalita l'8 febbraio nell'Oceano Indiano, con 5 italiani e 17 indiani a bordo, e la motonave Rosalia d'Amato, catturata il 21 aprile con un equipaggio di 22 persone, di cui 6 italiani. "Questa missione - si legge in una nota - intende rafforzare gli intensi contatti avviati dal Governo con tutti gli Stati della regione per la liberazione dei nostri connazionali e per trovare una soluzione di piu' lungo periodo al fenomeno della pirateria". A Dar es Salaam ed a Gibuti Boniver avra' colloqui con le piu' alte cariche istituzionali e governative. La visita sara' anche l'occasione per approfondire i rapporti bilaterali e rafforzare le attivita' congiunte di formazione, di prevenzione e di contrasto alla pirateria.

venerdì 1 luglio 2011

Alfano sarà segretario eccellente

Dagli insulti di Bersani si capisce che Alfano e' un eccellentissimo segretario del PdL. Ho apprezzato molto il suo discorso, il suo orgoglio e' il nostro orgoglio. Aboliamo le correnti e lavoriamo insieme, una formula efficace per questo PdL. Bravo Angelino, siciliano di ferro.