martedì 22 febbraio 2011

Boniver a Otto e mezzo. LIbia, temo contagio non finisca

'E' inaccettabile la violenza verso i dimostranti che stanno manifestando in Libia contro il regime''. Cosi' Margherita Boniver, presidente del Comitato parlamentare Schengen-Europol-Immigrazione a Otto e Mezzo.
''Dalle notizie che filtrano il quadro che emerge e' drammatico''. E dopo aver definito ''ipercondannabile il versamento di sangue'' ha detto: ''Temo che il contagio non finisca con la Libia anche se oggi e' nell'occhio del ciclone e ci riguarda in modo particolare anche per il Trattato di amicizia e cooperazione che ci lega a questo paese e che comunque ha dato i suoi buoni frutti, facendo diminuire l'arrivo sulle coste siciliane degli immigrati irregolari''. E in merito al rischio di una nuova ondata di profughi ha affermato: ''Ci auguriamo che non ci sia e non mi lascerei andare al pessimismo pensando a una situazione di emergenza: ora sarebbe fuori luogo''. Chiamata infine da Lilli Gruber a commentare la cerimonia della scorsa estate, quando Gheddafi e' arrivato a Roma e il presidente del Consiglio gli ha baciato la mano, suscitando non poche polemiche, Boniver ha detto: ''Siamo abituate alle carnevalate del leader Gheddafi in certe cerimonie: non sono edificanti - ammette - ma non si puo' crocifiggere Berlusconi per questo''. E ha concluso: ''Mi auguro che le violenze in Libia cessino e che le parti si siedano a un tavolo e trovino un accordo per uno sviluppo pacifico''. (ANSA).

Nessun commento: