lunedì 28 febbraio 2011

Afghanistan, serve una buona exit strategy

L'ennesimo lutto che colpisce le Forze Armate impegnate in Afghanistan e l'intera nazione ricorda la complessita' e la pericolosita' del nostro impegno al fianco di decinedi altri contingenti per puntellare la fragile democrazia in quel Paese. Diventa sempre urgente una conclusione nel tempo condivisa con una buona exit strategy.

Pd, dalla burla al burlesque

Grottesca la richiesta di dimissioni per il ministro Gelmini. Oramai la leadership del Pd incarna perfettamente quel personaggio della favola di 'Alice nel paese delle meraviglie', che ogni volta chiedeva la decapitazione di uno dei commensali. Avanti così e nel Pd dalla burla finiranno al burlesque.

sabato 26 febbraio 2011

Sono doverose le dimissioni di Fini

Quelli del FLI devono essere proprio disperati se Angela Napoli insulta Fabrizio Cicchetto evocando Licio Gelli. Lo spettacolo di una presidenza della Camera in perenne conflitto con il ruolo di garanzia e' sotto gli occhi di tutti e ci si puo' solo augurare che questo conflitto venga risolto con le dimissioni doverose di Fini.

venerdì 25 febbraio 2011

Per Gheddafi forse ultime ore

Roma, 25 feb. - (Aki) - La situazioine "spaventosa" in Libia lascia pensareche "queste dovrebbero essere le ultime ore di Gheddafi" alla guida delpaese. E' l'analisi di Margherita Boniver, presidente del Comitatoparlamentare Schengen e inviata del ministero degli Esteri per le emergenze,che ad AKI-ADNKRONOS INTERNATIONAL parla anche di "criticità per alcunigruppi di connazionali" residenti in aree della Libia lontane da porti eaeroporti. "Dalle ultime notizie, emerge che gli insorti controllano anchel'aeroporto di Tripoli - dice la Boniver - e questo è un segno della scarsaresistenza che trovano da parte delle forze di sicurezza"."Ci sono truppescelte che difendono il palazzo-fortezza di Gheddafi a Tripoli - aggiunge -ma sembra che l'esercito non marci nella stessa direzione". La Boniver parladi "sforzi straordinari" messi in campo dalla Farnesina per il rimpatriodegli italiani in Libia, ricordando tuttiavia che restano alcune "criticitàrelative a piccoli gruppi di connazionali e di altri cittadini europei chesono isolati, perché vivono lontani da porti e aeroporti". "Se fossepossibile negoziare con un interlocutore libico - aggiunge - sarebbe utilel'apertura di un canale umanitario per l'evacuazione di tutti glistranieri".L'allarme internazionale, osserva la Boniver, "è sempre piùesteso", come dimostrano le riunioni d'urgenza convocate da Onu e Nato."Tutte le critiche dei giorni scorsi al governo italiano appaiono ormaiirrilevanti, visto che emerge come il regime di Gheddafi fosse oggetto dicorteggiamento da tutti, dalla Francia agli Stati Uniti. Il Trattato diamicizia - conclude - è stato molto apprezzato a livello europeo su diversifronti", anche se, "per via delle circostanze", è difficile mantenerlo inesecuzione, soprattutto per quanto riguarda il controllo dell'immigrazione. (

giovedì 24 febbraio 2011

Cosa pensa Eco di Prodi?

Che il piu' celebre autore italiano, Umberto Eco, paragoni Silvio Berlusconi a Hitler appartiene alla grande tradizione della commedia all'italiana. Che Prodi si vanti di una differenza antropologica tra lui e Berlusconi appartiene al pensiero classico del razzismo e della xenofobia.

mercoledì 23 febbraio 2011

I numeri ricordano l'Albania ma le soluzioni di allora non si adattano ad oggi

Roma, 23 feb. (Adnkronos) - "I numeri ricordano l'Abania, le soluzioni da adottare per fronteggiare l'emergenza no". Margherita Boniver, oggi inviata speciale del ministro degli Esteri Franco Frattini per le emergenze umanitarie, era nell'agosto del 1991 ministro per l'Immigrazione nell'ultimo governo Andreotti e si trovo' proprio a fare i conti con il flusso anomalo di immigrati dall'Albania, che raggiunse il culmine con i 22.000 sbarcati nel porto di Bari l'8 agosto del '91 dalla nave 'Vlora'. "Gia' nei mesi precedenti erano arrivati circa 25.000 albanesi - ricorda Boniver all'ADNKRONOS - ma quel giorno si tocco' l'apice". Come ci si attrezzo' per 'governare' l'emergenza? "Per fortuna, ci venne incontro la politica, nel senso che la situazione in Albania riusci' poi a evolversi con una veloce transizione verso la democrazia e con libere elezioni, che consentirono di rimpatriare gli albanesi grazie all'accordo bilaterale stipulato con le autorita' di Tirana, finanziato da parte italiana anche da un programma umanitario e di aiuti alimentari per un paio d'anni". Quanto all'accoglienza, "in vent'anni, il mondo e l'Italia sono cambiati profondamente in questo campo". Infatti, "allora i clandestini si diffusero spontaneamente sul nostro territorio nazionale, nel sud come a Roma e al Nord, anche se la fetta piu' rilevante rimase in Puglia. In seguito, abbiamo avuto prima i Cpt, centri di permanenza temporanea, e ora i Cie, centri di identificazione ed esplulsione". Quindi, il 'modello pugliese' di allora non e' esportabile nell'Italia di oggi'? "No - risponde Boniver - Ma due cose sono rimaste praticamente inalterate: l'indifferenza dell'Europa e la civilta' d'accoglienza e ospitalita' da parte delle nostre popolazioni meridionali

Margherita Boniver a Radio anch'io

La puntata di 'Radio anch'io', in onda su Radio1 oggi alle 9.05, è stata nuovamente dedicata alla
rivolta popolare libica e ai risvolti politici e economici sull'intera area nordafricana e su Europa e Stati Uniti Nel corso della trasmissione, aggiornamenti in tempo reale dal corrispondente Rai al Cairo Marc Innaro. In studio tra gli altri era ospite Margherita Boniver.

martedì 22 febbraio 2011

Boniver a Otto e mezzo. LIbia, temo contagio non finisca

'E' inaccettabile la violenza verso i dimostranti che stanno manifestando in Libia contro il regime''. Cosi' Margherita Boniver, presidente del Comitato parlamentare Schengen-Europol-Immigrazione a Otto e Mezzo.
''Dalle notizie che filtrano il quadro che emerge e' drammatico''. E dopo aver definito ''ipercondannabile il versamento di sangue'' ha detto: ''Temo che il contagio non finisca con la Libia anche se oggi e' nell'occhio del ciclone e ci riguarda in modo particolare anche per il Trattato di amicizia e cooperazione che ci lega a questo paese e che comunque ha dato i suoi buoni frutti, facendo diminuire l'arrivo sulle coste siciliane degli immigrati irregolari''. E in merito al rischio di una nuova ondata di profughi ha affermato: ''Ci auguriamo che non ci sia e non mi lascerei andare al pessimismo pensando a una situazione di emergenza: ora sarebbe fuori luogo''. Chiamata infine da Lilli Gruber a commentare la cerimonia della scorsa estate, quando Gheddafi e' arrivato a Roma e il presidente del Consiglio gli ha baciato la mano, suscitando non poche polemiche, Boniver ha detto: ''Siamo abituate alle carnevalate del leader Gheddafi in certe cerimonie: non sono edificanti - ammette - ma non si puo' crocifiggere Berlusconi per questo''. E ha concluso: ''Mi auguro che le violenze in Libia cessino e che le parti si siedano a un tavolo e trovino un accordo per uno sviluppo pacifico''. (ANSA).

lunedì 21 febbraio 2011

Margherita Boniver questa sera a Otto e mezzo

Sara' dedicata agli sviluppi della situazione in Libia la puntata di "Otto e Mezzo", in onda questa sera alle 20.30 su La7. Lilli Gruber ospita in studio Karim Mezran, direttore del Centro Studi Americani; il responsabile delle Politiche internazionali del Pd Lapo Pistelli e deputato del Pdl e presidente del ComitatoSchengen Margherita Boniver.

domenica 20 febbraio 2011

Margherita Boniver lunedì 21 a Torino

TORINO - ore 18 - C.so Vittorio Emanuela II, 94 Incontro ''La rivolta delle piazze arabe: i riflessi sull'Italia'', organizzato dal PdL. E' prevista la partecipazione on. Boniver, sen. Ghigo e on. Ghiglia. Presso sede coordinamento regionale PdL.

giovedì 17 febbraio 2011

Comitato Schengen a Crotone per emergenza sbarchi

Una delegazione del ComitatoSchengen - Immigrazione, presieduto da Margherita Boniver ecomposto dai deputati Ida D'Ippolito Vitale, Vincenzo Taddeie dai senatori Massimo Livi Bacci e Piergiorgio Stiffoni, in seguito all'emergenza provocata dai recentissimi massicci sbarchi di immigrati dalla Tunisia, ha convenuto di svolgere una missione al Centro di accoglienza Sant'Anna di Isola CapoRizzuto (Crotone) domani venerdi' 18 febbraio. La delegazione incontrera' i rappresentanti delle Istituzioni e delleAmministrazioni locali e gli operatori delle associazioniattive nel settore assistenza immigranti, e visitera' i centri di accoglienza sia del Cda che del Cara.

Immigrazione: Sostegno economico per Mediterraneo è un buon punto di partenza

L'emergenza immigrazione dalla Tunisia gestita sino adesso con molta competenza, potrebbe sul lato dei flussi riservare ulteriori sorprese. L'incendio delle proteste in corso nei paesi del Maghreb, inclusa la Libia, potrebbero provocare ulteriori esodi verso le coste meridionali europee. Bene la riunione del 24 sulle emergenze. Dobbiamo sostenere, ove richiesti, i nuovi processi politici in corso, augurandoci che lo sbocco sia quello di un orizzonte piu' democratico e piu' trasparente e non antisemita e anti occidentale. In questo ambito l'ipotesi di un sostegno economico finanziario una sorta di nuovo piano Marshall per il Mediterraneo, e' un eccellente punto di partenza che deve coinvolgere tutta l'Europa e oltre.

martedì 15 febbraio 2011

Boniver a Radio Anch'io

In diretta da Lampedusa con l'inviato Fabio Sanfilippo: si è aperta cosi' la puntata di Radio Anch'Io in onda questa mattina alle 9.05 su Rai Radio1. Ruggero Po, in conduzione, ha affrontato con gli interlocutori istituzionali e gli ascoltatori la nuova emergenza immigrazione: i Paesi di provenienza, lo status cui hanno diritto, le tensioni Italia-UE dopo che il ministro Maroni ha accusato Bruxelles di indifferenza. E' intervuta Margherita Boniver esperta in materia d'immigrazione.

venerdì 11 febbraio 2011

Carovana di Foglianti contro la Repubblica della virtù

11 febbraio 2011. Il Foglio. Caro Giuliano, aderisco, aderisco, aderisco. Sono felice della tua buona battaglia e del tuo impegno contro tanti sepolcri imbiancati. Che rendono nebulosi i contorni di una questione semplice semplice: può oppure no l’elettorato italiano mandare a Palazzo Chigi il politico preferito? Fiera di fare parte della tua brigata di sansculottes. Margherita Boniver

Porre freno ad azione giudiziaria violenta

L'impressione che ci siauna vera e propria persecuzione giudiziaria nei confronti diBerlusconi e' sempre piu' netta. Non solo il dilagare delle intercettazioni, la ricerca di ipotesi di reati infamanti e tutti da provare, ma soprattutto che Berlusconi non possa difendersi di fronte al Tribunale dei ministri disvela quello che e' evidente e che il Presidente del Consiglio sia nel mirino. E' ipoteca pesante alla quale c'e' una sola risposta ed e' quella politica. Nelle Commissioni e nelle Aule parlamentari diventa urgente porre un freno ad un'azione giudiziaria violenta che assomiglia sempre di piu' vera epropria vendetta. Non c'e' paragone con quanto successo nel'93 e nel '94 quando le inchieste giudiziarie a senso unico demolirono cinque partiti per salvare il PCI. Oggi c'e' un bersaglio unico trascinato di fronte ai tribunali da 17 anni che, pero' ancora non vuole darla vinta ad una giustizia troppo politica.

giovedì 10 febbraio 2011

Persecuzione personalizzata per il Premier

La richiesta di rito con giudizio immediato per Silvio Berlusconi su un'inchiesta gia' volantinata a tutta la stampa mondiale ha il sapore di una polpetta avvelenata. Non essendoci denunce da parte di concussi e di minorenni tutta la vicenda e' incentrata palesemente sulla spasmodica ricerca di ipotesi di reato per se' stessi infamanti. Se questa e' la giustizia nei confronti del Presidente del Consiglio c'e' da tremare pensando a cosa sia la giustizia per il comune cittadino. Va rovesciata l'accusa di leggi ad personam e messa in luce la gravita' di quello che appare sempre di piu' una persecuzione personalizzata nei confronti di Berlusconi.

lunedì 7 febbraio 2011

Allarme per convulsa situazione Maghreb

Il ministro Maroni ha ragione, quando sottolinea l'allarme sul fronte migratorio per la convulsa situazione in Egitto ed in altri paesi del Maghreb. Per analogia ricordo che all'inizio delle guerre balcanice degli anni '90 avevamo pianificato l'accoglienza per circa 100.000 eventuali arrivi da Slovenia e Croazia. Allora i profughi furono molto meno. Oggi soprattutto per lo svuotamento delle carceri in Tunisia ed inEgitto si temono importanti fliussi migratori di terroristi camuffati o semplici criminali comuni.

Scontri ad Arcore è odio per premier

L'appello del Colle e' rimasto inascoltato. Il presidente Napolitano dice una grande verita',quando sostiene il buon diritto a manifestare, ma esprime la piu' severa condanna nei confronti dei violenti. Abbiamo visto con la manifestazione ad Arcore i volti di manifestazioni improntate sull'odio assoluto nei confronti di Berlusconi. Puntuale e non inattesa la scarcerazione dei violenti. Nei giorni in cui si aspetta la richiesta di rito immediato per il presidente del Consiglio e'difficile non esprimere perplessita' per una vicenda che ha tutto il sapore shakespeariano dei due pesi e due misure.

Manifestra ad Arcore non è come farlo in Egitto

Danno spettacolo i continui attacchi della terza carica dello Stato che vanta di affossare le riforme volute da un programma di governo comune fino a qualche mese fa. Si tratta di uno spettacolo inquietante che fa capire le difficolta' di tanta politica oggi che non ha base popolare ma insegue le frasi ad effetto di un leaderismo politico di incerto conio. Manifestare di fronte alla Villa di Arcore non e' paragonabile alle manifestazione di piazza de Il Cairo. In Italia c'e' un sistema di elezione diretta del Presidente del Consiglio, li' si e' avviata una transizione ancora tutta da capire.

Immigrati: importante discorso di Cameron

Importante il discorso del premier britannico Cameron che mette in guardia sui pericoli di un indebolimento dell'identità nazionale e quindi europea che di fatto esalta il radicalismo islamico presente in forme minoritarie in tutte le nostre società. Dobbiamo affermare con molta forza ed in ogni ambito che vivere nei nostri paesi esige il rispetto di principi condivisi come libertà ed uguaglianza.

venerdì 4 febbraio 2011

La maggioranza c'è

E' stata l'ottava volta che la Camera dei deputati ha stabilito che la maggioranza c'e', e' stabile ed in crescita. Con il voto di ieri, che nega la richiesta di perquisizione degli uffici milanesi di Berlusconi, l'Aula ha dimostrato con chiarezza di avere un animo garantista. Una bella pagina di storia parlamentare che si ripetera', se necessario. Berlusconi ora-vada avanti con l'agenda economica per la crescita dell'economia italiana.

Bene Bossi che non raccoglie i ricatti

Il voto di pareggio in Commissione bicamerale sul Federalismo fiscale non sposta granche'. E' forte il convincimento politico di continuare a lavorare per questa riforma. Non valgono i ricatti da parte di Bersani e di Fini nei confronti del ministro Bossi che saggiamente non raccoglie. Si trovera' di certo un metodo per far prevalere la maggioranza che continua ad essere certa che in Aula ribaltera' un modesto pareggio.

giovedì 3 febbraio 2011

Egitto: Europa in ordine sparso

Fino ad adesso, l'Europa e' andatain ordine sparso e non ha espresso un punto di vistaautorevole.

Napolitano va sempre ascoltato

Il Presidente Napolitano va sempre ascoltato soprattutto in questo momento di grande difficolta' economico-finanziaria che indebolisce l'Europa e di tumulti in Medio Oriente che mettono a repentaglio le prospettive internazionali. Non e' affatto detto che chi urla di piu' ha ragione e questo vale sia per i talk show che per le piazze egiziane.

martedì 1 febbraio 2011

Inaudita l'ipotesi di abuso d'ufficio per Frattini

Incredibile la richiesta a Frattini di presentarsi al Tribunale dei ministri con l'inaudita ipotesi di reato di abuso d'ufficio. C'e' sempre una prima volta: questa e' addirittura una 'premiere': mettere sotto accusa un ministro della Repubblica perche' risponde in Aula ad un componente del Parlamento. Grande solidarieta' a Frattini.

Solidarietà ai giornalisti del il Giornale

Piena e sentita solidarieta' al direttore ed ai giornalisti de Il Giornale per le perquisizioni di stamani che non possono che essere viste come un atto di vera intimidazione. Mi auguro che tutti quelli che manifestavano mesi or sono per la libertà di stampa (contro il ddl intercettazioni)
facciano sentire la propria voce.