martedì 30 novembre 2010

Boniver a Uno mattina.

Mercoledì 1 dicembre a partire dalle ore 8.35 Margherita Boniver sarà ospite a Rai Uno Mattina.

Berlusconi difende gli interessi energetici dell'Italia

Da un’intervista di Margherita Boniver al Predellino. ''La politica estera di un Paese privo di fonti energetiche come il nostro non dipende soltanto da palazzo Chigi o dalla Farnesina, ma coinvolge necessariamente un soggetto strategico come Eni. Le anime belle dell'opposizione e della grande stampa cosa vogliono far credere? Che il Paese cammini consumando aria? E' evidente che il dossier principale che sara' discusso in Libia, Kazakistan e Russia sara' la questione energetica''. ''Silvio Berlusconi si muove nell'interesse dell'Italia e agendo in tal modo puo' dar fastidio ad un alleato come gli Usa''. ''Comunque posso testimoniare che il rapporto con gli Usa e' ottimo e forse ancora piu' stretto, fattivo e concreto di prima Ricorda il discorso di Berlusconi al Congresso americano? Siamo partner importanti sul piano militare in tutto il mondo. Non c'e' alcuna ombra sulla considerazione statunitense nei confronti del governo: il premier Berlusconi ha svolto un ruolo determinante nell'avvicinamento della Russia di Putin e la Nato e gli Usa, un avvicinamento che a Lisbona ha raggiunto la sua perfetta e completa riuscita. Li' americani e russi hanno ringraziato Berlusconi per il suo importante impegno di mediazione. E tanto basta per approvare in pieno la politica estera di questo governo''.

lunedì 29 novembre 2010

Winkileaks, Premier si muove nell'interesse dell'Italia

Perche' nessuno dice che nelle famose rivelazioni di Wikileaks il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, si e' sempre mosso nell'interesse dell'Italia. Anche le visite in Libia, in Kazakistan e in Russia di questa settimana saranno centrate sulla spinosa questione dei rifornimenti energetici. Solo la molta tenacia di Silvio Berlusconi e' rivolta palesemente a tutela degli interessi nazionali.

Una proposta italiana: Donne, pace e sicurezza

Martedì 30 novembre 2010. Ore 15 Sala del Mappamondo.Palazzo Montecitorio.
Donne, pace e sicurezza a dieci anni dalla risoluzione Onu: Una propsota italiana.
Patercipano: Margherita Boniver, Vincenzo Camporini, Luisa Del Turco, Carmen Lasorella, Rosa Villeco Calipari. Interviene il Presdente della Camera Gianfranco Fini.

I post comunisti ignorano la volontà degli italiani

Dai governi di solidarietà nazionale a quelli di responsabilità collettiva. Passano i decenni ma i già comunisti insistono per le vie brevi ignorando la scelta fatta dagli italiani. Nessun esecutivo di emergenza ma piuttosto se non ci fossero i numeri in Parlamento dal 15 dicembre campagna elettorale.

sabato 27 novembre 2010

Prevedo il peggio ma forse può scoppiare pace con Fini

Il 14 dicembre puo' succedere di tutto, inclusa la possibilita' che scoppi la pace con Fini. Me lo auguro vivamente, anche se il cannoneggiamento verbale contro Berlusconi continua assordante e fa prevedere il peggio.

giovedì 25 novembre 2010

Il Parlamento non è la Bastiglia

A furia di bombardare a parole governo e maggioranza si e' passati dalle parole ai fatti con l'assalto e il lancio di uova contro il Senato. Un atto gravissimo perla sua simbologia: il Parlamento italiano non e' la Bastiglia e per espugnare Berlusconi bisognerebbe comprare i voti a urne chiuse.

lunedì 22 novembre 2010

Berlusconi ha vinto anche senza simbolo.

L'ultimo dispetto che i fliniani vorrebbero fare a Berlusconi e' quello di impedirgli di usare il logo del Pdl. Assolutamente ridicolo. Berlusconi, che ha sempre stravinto, quando si e' presentato al voto anche senza simbolo, come il caso del Lazio delle scorse regionali, non ha certo bisogno di un simbolo per vincere ancora. Comunque mi sembra ovvio che dopo il 14 dicembre se questi scherzetti dovessero continuare si va diritti al voto. Con questo o con un altro simbolo poco importa: Berlusconi continuera' ad avere un mare di voti.

domenica 21 novembre 2010

Il successo a Lisbona grazie a Governo Berlusconi

Il successo del vertice della Nato a Lisbona lo si deve all'eccellente politica del governo Berlusconi che per l'inclusione della Russia ha permesso all'Alleanza Atlantica di avere un ottimo interlocutore. La tanta derisa politica della dacia ha dato dei frutti positivi smentendo coloro che perdono tempo ad irridere il presidente del Consiglio. La presenza a Lisbona Medveded e' la prova provata che la politica internazionale si fa anche stabilendo rapporti di fiducia personali.

giovedì 18 novembre 2010

L'opposizione trasforma la Camera in un tiro al bersaglio

Dal calendario dei lavori di Montecitorio peril prossimo mese spiccano ben tre mozioni di sfiducia. Contro Calderoli, Sandro Bondi ed infine quella contro l'intero Governo. In questo modo invece di un dibattito politico la Camera deiDeputati si tramuta grazie alle meschine iniziative di un'opposizione a corto di idee in un vero e proprio padiglione di tiro a bersaglio ad personam, che la fa assomigliare Montecitorio ad un luna park.

Esecutivo di responsabilità c'è già

Sono stupita dalle parole di Casini che ha sempre mantenuto una posizione di equilibrio: se c'è un momento pericoloso dal punto di vista dei mercati finanziari che hanno messo sotto attacco l'euro e l'Europa è proprio questo. Il Governo di responsabilità nazionale c'è ed è quello guidato da Silvio Berlusconi e Giulio Tremonti.

mercoledì 17 novembre 2010

Governo, sindrome del nemico dentro il recinto

17 nov - Il Popolo della libertà sta vivendo la "sindrome del nemico dentro il recinto". Lo sostiene la deputata Pdl e presidente del comitato "Schengen" Margherita Boniver in una intervista alla Discussione: "In un momento di difficoltà gli animi si inaspriscono. Stiamo già precipitando nella sindrome del 'più puro che ti epura'. In questa fase bisogna mantenere non solo una coerenza, che è la base di ogni atteggiamento politico, ma soprattutto non bisogna perdere la calma. Sarebbe fare un regalo aun'opposizione che è a sua volta in preda alle convulsioni. Se si comincia a parlare dì tradimento allora si dà il via a una sorta di processo politico per cui alla tua destra o sinistra non ci può essere spazio". Situazioni che lei conosce bene: "Sì, parlo con cognizione di causa perché ho passato sette anni della mia vita all'interno della diaspora socialista (dal 1994 al 2001, ndr).E' stata un'esperienza probabilmente necessaria ma che non augurerei oggi al mio peggior nemico. Non c'era tra di noi un leader riconoscibile. In quel lungo periodo mi sono ritrovata in circoli sempre più ristretti e sempre più intransigenti. La mentalità di chi sta dentro la diaspora è la sindrome 'delnemico dentro il recinto'. E in base a questo istintivo e primordiale ragionamento, sbagliatissimo, si fanno sempre processi alle intenzioni". E aggiunge: "E' fisiologico che una certa parte del partito, magari non in grado di fare lucide, analisi o più sensibile a ciò che passano tv e giornali, si convince di essere sull'orlo del precipizio. Forse si riuscirà a evitare il voto di primavera, che sarebbe comunque la via maestra, probabilmente arrivando a una crisi pilotata e a un rimpasto". Ma, ribadisce, "dopo il governo Berlusconi c'è solo il voto". (PO / red)

Governo, sindo

GOVERNO, BONIVER: SINDROME DEL NEMICO DENTRO RECINTO
(9Colonne) Roma, 17 nov - Il Popolo della libertà sta vivendo la "sindrome del nemico dentro il recinto". Lo sostiene la deputata Pdl e presidente delcomitato "Schengen" Margherita Boniver in una intervista alla Discussione: "Inun momento di difficoltà gli animi si inaspriscono. Stiamo già precipitandonella sindrome del 'più puro che ti epura'. In questa fase bisogna mantenerenon solo una coerenza, che è la base di ogni atteggiamento politico, masoprattutto non bisogna perdere la calma. Sarebbe fare un regalo aun'opposizione che è a sua volta in preda alle convulsioni. Se si comincia aparlare dì tradimento allora si dà il via a una sorta di processo politico percui alla tua destra o sinistra non ci può essere spazio". Situazioni che leiconosce bene: "Sì, parlo con cognizione di causa perché ho passato sette annidella mia vita all'interno della diaspora socialista (dal 1994 al 2001, ndr).E' stata un'esperienza probabilmente necessaria ma che non augurerei oggi almio peggior nemico. Non c'era tra di noi un leader riconoscibile. In quellungo periodo mi sono ritrovata in circoli sempre più ristretti e sempre piùintransigenti. La mentalità di chi sta dentro la diaspora è la sindrome 'delnemico dentro il recinto'. E in base a questo istintivo e primordialeragionamento, sbagliatissimo, si fanno sempre processi alle intenzioni". Eaggiunge: "E' fisiologico che una certa parte del partito, magari non in gradodi fare lucide, analisi o più sensibile a ciò che passano tv e giornali, siconvince di essere sull'orlo del precipizio. Forse si riuscirà a evitare ilvoto di primavera, che sarebbe comunque la via maestra, probabilmentearrivando a una crisi pilotata e a un rimpasto". Ma, ribadisce, "dopo ilgoverno Berlusconi c'è solo il voto".(PO / red)
171030 NOV 10

Il Foglio - Martedi 16 novembre 2010

Al direttore. Fini ha detto che la classe politica deve ritrovare l'onore. Mi ricorda Martelli che nel '93 voleva ridare l'onore ai socialisti. Sappiamo come è andata a finire. Margherita Boniver

lunedì 15 novembre 2010

Franceschini, un disco rotto, dopo Milano Pd lo ascoltano in pochi

Franceschini continua a ripetere come un disco rotto che Berlusconi non ha piu' seguito. Una cosa e' certa: con il risultato delle primarie a Milano di sicuro il Pd lo ascoltano in pochi.

Sfugge il motivo per le dimissioni di Berlusconi

Nel tormentone parlamentare scatenato dai finiani sfugge il vero motivo della richiesta didimissioni per Berlusconi. Forse le preferenze sessuali del premier o la bestemmia della richiesta di non leggere piu' i giornali? Comunque vada il modo piu' limpido per sconfiggerlo senza dubbio rimane la sfida delle urne.

domenica 14 novembre 2010

Libia: no a legislazioni asilo

Roma, 13 nov - ''Lo schiaffo della Libia all'Onurende sempre piu' grande il problema politico e l'imbarazzo del governo Berlusconi per i suoi rapporti acritici con ilpaese di Gheddafi - ha affermato Sandro Gozi, capogruppo Pd nella commissione Politiche della Ue di Montecitorio - Quanto accaduto a Ginevra allontana la prospettiva di un accordo forte tra la Libia e l'Unione europea e conferma le ragioni della mozione sul Trattato Italia-Libia che la Camera ha approvato contro il voto di Pdl e Lega e che censura lapolitica dei respingimenti voluta da Maroni a causa delle insufficienti garanzie della Libia nei confronti dei diritti dei migranti''. Dal canto suo, invece, Margherita Boniver(Pdl) , presidente del comitato Schengen e inviata speciale delministro degli Esteri Franco Frattini per le emergenze umanitarie, ha sottolineato che, a suo avviso, ''la Libia ribadisce posizioni note''. Si tratta, ha spiegato, ''di un paese che presenta un percorso anche ondivago per quanto riguarda tutta la questione degli immigrati e degli eventuali richiedenti asilo perche' c'e' un numero enorme di immigrati in Libia (oltre 2,5 milioni di presenze su 5 milioni dilibici). Il regime libico ha fatto dei progressi nel trattamento degli immigrati, visto che possono operare nei campi dove sono trattenuti delle agenzie internazionali comel'Oim che abbiamo anche incontrato in una recente visita de lcomitato Schengen a maggio''. Sulla pena di morte, invece, ha aggiunto, ''non sono stati fatti grandi progressi. Parliamo di un regime e un regime resta con Gheddafi figura centrale''. Ma sul rapporto tra Italia e Libia la Boniver ha evidenziato che ''abbiamo toccato con mano la situazione con la crisi degli eritrei che vennero liberati dopo 48 ore grazie alle pressioni italiane'' perche' ''i libici, se vogliono, sono estremamente collaborativi''. Infine, ha concluso, ''non bisogna dimenticare che la Libia per la sua posizione geografica, per la sua importanza economica, e' unpaese assolutamente cruciale per la stabilita' di tuttal'area mediterranea ed e' un partner indispensabile nellalotta contro il terrorismo internazionale. Due motivi che ci fanno fare dei ragionamenti molto cauti. E' facile criticarema ricordiamo anche l'importanza che ha un paese come laLibia''.

venerdì 12 novembre 2010

La posizione del Pdl è ineccepibile

Ineccepibile la posizione assunta durante il vertice del Pdl alla Camera: o Berlusconi premier o voto. Questo e' quanto esplicitamente voluto dalla maggioranza degli elettori italiani e questo e' quello che deve essere mantenuto in un quadro di semplice correttezza costituzionale. Ogni altra ipotesi e' fantasia ed appartiene al mondo equivoco dei sogni.

giovedì 11 novembre 2010

Attacchi a cristiani, un vero e proprio calvario

Il drammatico appello CardinaleDelly, la piu' alta autorita' cristiana in Iraq, vaimmediatamente accolto per fermare la vera e propria cacciaall'uomo nei confronti dei cristiani a Baghdad. Dopo la spaventosa carneficina in una chiesa oggetto di un attacco terroristico, oggi fonti irachene denunciano 6 morti e numerosiferiti in quello che sempre di piu' assomiglia ad un vero eproprio pogrom. Il governo di Al Maliki dovrebbe agire per fermare la manodegli assassini, che oltre tutto infangano l'immagine del nuovoIraq. L'insofferenza verso le minoranze purtroppo e' una costante in molti paesi musulmani.

lunedì 8 novembre 2010

In Birmania esigere la liberazione di San Suu Kyi

Le elezioni in Birmania accuratamente preparate per la perpetuazione del regime militare in abitiborghesi rappresentano una svolta per questo remoto Paese. La comunita' internazionale nonostante le promesse tradite con le elezioni farsa dovra' fare i conti con una realta' in rapido cambiamento. Bisogna continuare a esigere la liberazione di Aung SanSuu Kyi e degli oltre duemila prigionieri politici, continuare il regime di sanzioni in caso contrario e soprattutto sostenere la protezione dell'inerme popolazione civile dalle violenze che producono esodi di massa in un quadro moltofosco ma tuttavia in evoluzione che ci si augura potra' alla lunga portare quei benefici da tempo auspicati.

Da Pd solo manifestazioni e poche idee.

E' sempre piu' stupefacente che, malgrado le ambizioni, Vendola, Renzi e Bersani piu' che una pioggia di critiche a Berlusconi e manifestazioni di piazza non sanno proporre idee concrete per uscire dalla crisi economica.Bisogna rottamare le idee confuse piuttosto che continuare sulla strada sbagliata dell'antiberlusconismo da parata.

giovedì 4 novembre 2010

Contro il Premier lavoro degno miglior stercoraro

La lettura dei giornali,ancora una volta, quantifica la cifra del miserevole statodel dossieraggio nazionale. Pagine e pagine sono dedicate alle variopinte esternazioni di giovani ragazze in cerca dinotorieta' ai danni del premier. Igiornalisti fanno un lavoro eccezionale in questo senso e nonsi vergognano di firmare degli articoli basati esclusivamentesul 'si dice'. Un lavoro degno del miglior stercoraro. L'obiettivo e' piu' che palese: massacrare l'immagine diBerlusconi ed in contemporanea infangare l'Italia.