mercoledì 9 giugno 2010

Libia; Forti pressioni per riapertura sede UNHCR

Ci sono pressioni molto forti sulla Libia perche' riapra la sede dell'Unhcr.Il ministro degli Esteri Franco Frattini ha chiesto alla Libia di riconsiderare la misura. Oggi e domani, inoltre, e' a Tripoli una delegazione della Commissione europea per il settimo round di negoziati tra Libia e Ue e presumo che durante questa visita dell'Unione europea verranno chieste spiegazioni riguardo alla chiusura dell'ufficio Onu. Ho avuto occasione, durante la recente missione del comitato Schengen di visitare un campo di immigrati dove aveva trovato una situazione consona a quella che ci aspettavamo, anche grazie al contributo dell'Italia che ha costruito un ambulatorio e alla presenza di unita' internazionali. Tanto che, senza tessere le lodi o sprecarsi in apprezzamenti siamo consapevoli che la situazione degli immigrati in Libia e' in via di miglioramento. Alla luce di queste considerazioni sono ancora piu' sorpresa della chiusura della sede dell'Unhcr ''perche' la Libia ci ha dimostrato di voler cooperare con l'Italia e l'Europa su tutti i dossier, compresi la lotta al terrorismo e all'immigrazione clandestina.
Va ricordato che in Libia e' stata introdotta una legislazione molto severa che mira a colpire chi si arricchisce con l'immigrazione clandestina. In questo momento in Libia sono sotto processo 500 individui, molti dei quali libici, accusati di sfruttamento dell'immigrazione illegale. Infine ricordo come quello dell'immigrazione sia un problema interno molto importante per la Libia che, su una popolazione di 5,5 - 6 milioni di persone, conta oltre due milioni di immigrati.

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