domenica 10 gennaio 2010

Strie di successo per cooperazione italina

CONGO: 2 STORIE DI SUCCESSO PER COOPERAZIONE ITALIANA A GOMA
(RIPETIZIONE CON SIGLA AUTORE CORRETTA) (ANSA) - GOMA (CONGO), 9 GEN - Con l'inaugurazione - oggi aGoma, capitale del distretto orientale del Nord Kivu nellaRepubblica democratica del Congo - del reparto di pediatriad'urgenza e neonatologia dell'Ospedale generale provincialedella citta' e del Centro sociale Don Bosco Maison Gahinja nellaperiferia di Ngangi, la Cooperazione italiana aggiunge duetasselli importanti nel quadro del lavoro di sostegno al paeseafricano afflitto da decenni di guerre civili.''In questa situazione di perdurante instabilita' politicacongolese il fronte umanitario e' certamente il piu' esposto'',ha dichiarato Margherita Boniver, inviato speciale del ministrodegli Esteri Franco Frattini per le emergenze umanitarie e lesituazioni di vulnerabilita', a cui e' spettato l'onore ditagliare il nastro per sancire l'avvio delle due nuove struttureche parlano italiano. Presenti alla cerimonia, oltre alleautorita' della Provincia di Goma, l'ambasciatore d'Italia inCongo Leonardo Baroncelli e il ministro Stefano Taliani,responsabile per le emergenze umanitarie della Cooperazione. ''Sono piccoli avamposti, sanitari e sociali, chetestimoniano - ha osservato ancora Boniver - quanto sia fortel'impegno italiano sul fronte umanitario e quanto sia necessariauna costante presenza della nostra Cooperazione affinche' tuttonon finisca per scomparire all'interno di uno scenario ancorafortemente sbilanciato sul fronte della vulnerabilita', dellescorribande di gruppi armati, dell'insorgenza pressoche'quotidiane di rivalita' interetniche foraggiate da elementiesterni''. REPARTO PEDIATRIA OSPEDALE GOMA: La prima pietra fu posatadagli italiani nel lontano 1983. Fino all'88 fu gestito solo damedici italiani. Poi e' passato nelle mani dello Stato, mal'Italia continua a farlo crescere fornendo attrezzature edeccellenze mediche. Dopo la Sala di riabilitazione d'urgenzaaperta nel 2007, la Cooperazione ha puntato, fin dall'annoscorso, sul Reparto di neonatologia. 205 posti letti, 6incubatrici, 6 medici dei quali due specialisti e 4 generici e 6paramedici. Oltre alle apparecchiature la Cooperazione - haspiegato il responsabile per le emergenze Taliani - ha sostenutodei pacchetti di formazione per i medici per l'interpretazionedelle analisi e la manutenzione dei macchinari per garantire lasostenibilita' del progetto.CENTRO ACCOGLIENZA MAISON GAHINJA: Sotto lo sguardo vigile diDon Piero Gavioli (40 anni in Congo con la famiglia deisalesiani responsabile di tutte le attivita' di Don Bosco) laMaison Gahinja (dal nome del primo bimbo salvato) accogliebambini e ragazzi di strada, li istruisce e insegna loro unmestiere per assicurargli un futuro. Ogni notte sono circa 80che restano a dormire, mentre di giorno frequentano i corsiscolastici in 150 guidati da sei educatori. Due i responsabilidella maison aiutati da altrettanti assistenti sociali. Se fannoun percorso stabile di tre mesi passano all'altro centro di DonBosco, Ngangi e proseguono il cammino. In totale, per leiniziative di emergenza socio sanitaria nella regione congolesedel Kivua seguito della crisi del 2008, la Cooperazione italianaha investito 900.000 euro. (ANSA).
RF09-GEN-10 20:47 NNNN

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