domenica 31 gennaio 2010

Protagonismo sbagliato delle minoranze delle toghe

Gli italiani assistono esterrefatti al protagonismo sbagliato di una minoranza delle toghe che ancora una volta pratica lo sciopero politico nei confronti di un Parlamento sovrano. Ci avevano abituato a tutto ma francamente il tono e gli argomenti appaiono completamente fuori luogo. Tutti conoscono le immense difficolta' dell'amministrazione giudiziaria e quindi dovrebbe essere nell'interesse di tutti una riforma che possa accorciare i tempi dei processi, mantenendo ferma l'indipendenza ma anche la terzieta' dei giudici.

sabato 30 gennaio 2010

Immigrati: patetico giochino delle sinistre su parole Berluconi

Assolutamente patetico il giochino della sinistra che vuole far dire a Berlusconi cose che nessuno pensa. L'equazione non e' immigrazione uguale criminalita', come titolano penosamente i quotidiani italiani di supporto al Pd. Nessuno invece puo' sostenere che l'immigrazione clandestina non alimenti in molti casi la vena criminale nostrana.

giovedì 28 gennaio 2010

Immigrazione: linea di Berlusconi nel solco dell'Ue

E' di assoluto buon senso l'affermazione di Berlusconi sul fatto che 'meno clandestini' significano 'meno criminalita'. Si tratta della linea che intende seguire gran parte dell'Unione Europea a cominciare da Sarkozy poichè e' necessario contrastare con la massima efficacia gli ingressi di clandestini che troppo spesso si mescolano alla criminalita' organizzata.

domenica 24 gennaio 2010

Corto circuito tra politica e giustizia

Con l'ennesimo procedimento giudiziario contro il presidente del Consiglio siamo arrivati ad un evidente corto circuito tra politica e giustizia. Chiedero' al mio gruppo di considerare la discussione sul mio ddl che vuole reintrodurre l'immunita' parlamentare cosi' come concepita dai padri costituenti che lo vollero nell'articolo 68 della Costituzione. Com'e' noto l'immunita' fu eliminata nel '93 da un Parlamento palesemente intimidito dalla grancassa mediatico-giudiziaria scatenata attorno alla cosiddetta 'ghigliottina' italiana in quegli anni.

mercoledì 20 gennaio 2010

Bene sentenza corte di Strasburgo su sbarchi Lampedusa 2005

E' interessante e certamente controcorrente, rispetto alle ripetute condanne alla politica di sicurezza messa in atto dal governo italiano, la decisione della Corte europea dei diritti dell'uomo che ha archiviato il ricorso degli 84 immigrati arrivati a Lampedusa e rinviati in Libia nel 2005. Si sta evidentemente affermando il diritto di ogni governo, nella piena osservanza del diritto internazionale, di applicare norme che impediscono ingressi di clandestini sul proprio territorio.

martedì 19 gennaio 2010

Giustizia: Bonino sorprendente su immunità

Sorprendente Bonino che a tutti i costi controcorrente nega l'evidenza dei fatti: l'equilibrio tra politica e giustizia si e' logorato da tempo ed il decennale della morte di Craxi ha ricordato agli 'immemori' la violenza giustizialista di cui e' stato vittima. Ripristinare l'immunita' parlamentare e' non la sola ma di certo una forte priorita'.

lunedì 18 gennaio 2010

Grazie a quanti hanno ricordato Craxi grande italiano.

Di ritorno da Hammamet desidero ringraziare quelle centinaia e centinaia di socialisti che da tutta Italia hanno voluto ricordare Bettino Craxi, un grande italiano. La loro commossa testimonianza e' una pagina molto bella della storia socialista interrotta violentemente dalla campagna medidiatico-giudiziaria che ha costretto Bettino Craxi all'esilio ed un numero infinito di dirigenti sotto processo, la stragrande maggioranza, poi, assolta. Un grazie doveroso alla Tunisia che ha saputo proteggere e custodire Bettino Craxi con onore nei lunghi e dolorosi anni del suo esilio.

giovedì 14 gennaio 2010

Oggi Comitato Schengen a Rosarno

Margherita Boniver, presidente del comitato Schengen, Europol ed immigrazione insieme a Ivano Strizzolo, vicepresidente del Comitato, Teresio Delfino e Giovanni Paladini sono oggi a Rosarno per degli incontri con le istituzioni locali e con la cittadinanza. Nella mattinata incontrano il Prefetto di Reggio Calabria, Luigi Varratta, il cittadino extracomunitario ricoverato all'ospedale di Polistena e la commissione straordinaria di Rosarno, guidata dal Prefetto Domenico Bagnato. Nel pomeriggio Boniver e i componenti del Comitato incontreranno i rappresentanti delle Forze dell'ordine, i rappresentanti delle Agenzie umanitarie e i rappresentanti dell'imprenditoria locale.
Alle ore 16 coinferenza stampa nel Comune di Rosarno

mercoledì 13 gennaio 2010

Immagine Italia esce ammaccata da vicenze di Rosarno

Vedere come erano costretti a vivere questi giovani immigrati, obbligati a una convivenza degna neanche dei topi, sono immagini terribili. Ma non voglio immaginare neanche per un attimo che a Rosarno vi siano stati sentimenti razzisti. Il sud e' un modello di integrazione tra italiani e stranieri. A Rosarno e' prevalsa la ferocia dei caporali e degli sfruttatori. Ho ritenuto doveroso organizzare una visita a Rosarno per rendermi conto di persona della situazione. Avremo incontri con le realta' locali, compresi i comitati dei cittadini e gli immigrati presenti regolarmente sul territorio. La vicenda e' tragica, le cui immagini hanno fatto purtroppo il giro del mondo. L'immagine dell'Italia ne esce ammaccata.

martedì 12 gennaio 2010

Comitato Schengen giovedì è a Rosarno

Margherita Boniver, Presidente del Comitato Schengen, accompagnata dai componenti dell'Ufficio di Presidenza del Comitato parlamentare, sara' a Rosarno, giovedi' mattina per degli incontri con le istituzioni locali e con i rappresentati del comitato cittadino della citta' calabra.

domenica 10 gennaio 2010

Storie di successo per cooperazione italiana in Congo

GOMA (CONGO), 9 GEN - Con l'inaugurazione - oggi aGoma, capitale del distretto orientale del Nord Kivu nellaRepubblica democratica del Congo - del reparto di pediatriad'urgenza e neonatologia dell'Ospedale generale provincialedella citta' e del Centro sociale Don Bosco Maison Gahinja nellaperiferia di Ngangi, la Cooperazione italiana aggiunge duetasselli importanti nel quadro del lavoro di sostegno al paeseafricano afflitto da decenni di guerre civili.''In questa situazione di perdurante instabilita' politicacongolese il fronte umanitario e' certamente il piu' esposto'',ha dichiarato Margherita Boniver, inviato speciale del ministrodegli Esteri Franco Frattini per le emergenze umanitarie e le situazioni di vulnerabilita', a cui e' spettato l'onore di tagliare il nastro per sancire l'avvio delle due nuove strutture che parlano italiano. Presenti alla cerimonia, oltre alleautorita' della Provincia di Goma, l'ambasciatore d'Italia in Congo Leonardo Baroncelli e il ministro Stefano Taliani, responsabile per le emergenze umanitarie della Cooperazione. ''Sono piccoli avamposti, sanitari e sociali, chetestimoniano - ha osservato ancora Boniver - quanto sia forte l'impegno italiano sul fronte umanitario e quanto sia necessariauna costante presenza della nostra Cooperazione affinche' tuttonon finisca per scomparire all'interno di uno scenario ancorafortemente sbilanciato sul fronte della vulnerabilita', dellescorribande di gruppi armati, dell'insorgenza pressoche'quotidiane di rivalita' interetniche foraggiate da elementiesterni''. REPARTO PEDIATRIA OSPEDALE GOMA: La prima pietra fu posatadagli italiani nel lontano 1983. Fino all'88 fu gestito solo da medici italiani. Poi e' passato nelle mani dello Stato, mal'Italia continua a farlo crescere fornendo attrezzature edeccellenze mediche. Dopo la Sala di riabilitazione d'urgenzaaperta nel 2007, la Cooperazione ha puntato, fin dall'annoscorso, sul Reparto di neonatologia. 205 posti letti, incubatrici, 6 medici dei quali due specialisti e 4 generici e paramedici. Oltre alle apparecchiature la Cooperazione - ha spiegato il responsabile per le emergenze Taliani - ha sostenutodei pacchetti di formazione per i medici per l'interpretazionedelle analisi e la manutenzione dei macchinari per garantire lasostenibilita' del progetto.CENTRO ACCOGLIENZA MAISON GAHINJA: Sotto lo sguardo vigile diDon Piero Gavioli (40 anni in Congo con la famiglia deisalesiani responsabile di tutte le attivita' di Don Bosco) laMaison Gahinja (dal nome del primo bimbo salvato) accogliebambini e ragazzi di strada, li istruisce e insegna loro unmestiere per assicurargli un futuro. Ogni notte sono circa 80che restano a dormire, mentre di giorno frequentano i corsi scolastici in 150 guidati da sei educatori. Due i responsabilidella maison aiutati da altrettanti assistenti sociali. Se fannoun percorso stabile di tre mesi passano all'altro centro di DonBosco, Ngangi e proseguono il cammino. In totale, per leiniziative di emergenza socio sanitaria nella regione congolesedel Kivua seguito della crisi del 2008, la Cooperazione italiana ha investito 900.000 euro. (ANSA).

Strie di successo per cooperazione italina

CONGO: 2 STORIE DI SUCCESSO PER COOPERAZIONE ITALIANA A GOMA
(RIPETIZIONE CON SIGLA AUTORE CORRETTA) (ANSA) - GOMA (CONGO), 9 GEN - Con l'inaugurazione - oggi aGoma, capitale del distretto orientale del Nord Kivu nellaRepubblica democratica del Congo - del reparto di pediatriad'urgenza e neonatologia dell'Ospedale generale provincialedella citta' e del Centro sociale Don Bosco Maison Gahinja nellaperiferia di Ngangi, la Cooperazione italiana aggiunge duetasselli importanti nel quadro del lavoro di sostegno al paeseafricano afflitto da decenni di guerre civili.''In questa situazione di perdurante instabilita' politicacongolese il fronte umanitario e' certamente il piu' esposto'',ha dichiarato Margherita Boniver, inviato speciale del ministrodegli Esteri Franco Frattini per le emergenze umanitarie e lesituazioni di vulnerabilita', a cui e' spettato l'onore ditagliare il nastro per sancire l'avvio delle due nuove struttureche parlano italiano. Presenti alla cerimonia, oltre alleautorita' della Provincia di Goma, l'ambasciatore d'Italia inCongo Leonardo Baroncelli e il ministro Stefano Taliani,responsabile per le emergenze umanitarie della Cooperazione. ''Sono piccoli avamposti, sanitari e sociali, chetestimoniano - ha osservato ancora Boniver - quanto sia fortel'impegno italiano sul fronte umanitario e quanto sia necessariauna costante presenza della nostra Cooperazione affinche' tuttonon finisca per scomparire all'interno di uno scenario ancorafortemente sbilanciato sul fronte della vulnerabilita', dellescorribande di gruppi armati, dell'insorgenza pressoche'quotidiane di rivalita' interetniche foraggiate da elementiesterni''. REPARTO PEDIATRIA OSPEDALE GOMA: La prima pietra fu posatadagli italiani nel lontano 1983. Fino all'88 fu gestito solo damedici italiani. Poi e' passato nelle mani dello Stato, mal'Italia continua a farlo crescere fornendo attrezzature edeccellenze mediche. Dopo la Sala di riabilitazione d'urgenzaaperta nel 2007, la Cooperazione ha puntato, fin dall'annoscorso, sul Reparto di neonatologia. 205 posti letti, 6incubatrici, 6 medici dei quali due specialisti e 4 generici e 6paramedici. Oltre alle apparecchiature la Cooperazione - haspiegato il responsabile per le emergenze Taliani - ha sostenutodei pacchetti di formazione per i medici per l'interpretazionedelle analisi e la manutenzione dei macchinari per garantire lasostenibilita' del progetto.CENTRO ACCOGLIENZA MAISON GAHINJA: Sotto lo sguardo vigile diDon Piero Gavioli (40 anni in Congo con la famiglia deisalesiani responsabile di tutte le attivita' di Don Bosco) laMaison Gahinja (dal nome del primo bimbo salvato) accogliebambini e ragazzi di strada, li istruisce e insegna loro unmestiere per assicurargli un futuro. Ogni notte sono circa 80che restano a dormire, mentre di giorno frequentano i corsiscolastici in 150 guidati da sei educatori. Due i responsabilidella maison aiutati da altrettanti assistenti sociali. Se fannoun percorso stabile di tre mesi passano all'altro centro di DonBosco, Ngangi e proseguono il cammino. In totale, per leiniziative di emergenza socio sanitaria nella regione congolesedel Kivua seguito della crisi del 2008, la Cooperazione italianaha investito 900.000 euro. (ANSA).
RF09-GEN-10 20:47 NNNN

giovedì 7 gennaio 2010

A Kinshasa quadro umanitario terrificante

E' ''terrificante'' il quadro deldisastro umanitario nella Repubblica democratica del Congofornito a Margherita Boniver, inviato speciale del ministrodegli Esteri, Franco Frattini, per le emergenze umanitarie e lesituazioni di vulnerabilita', negli incontri avuti oggi aKinshasa, prima tappa della missione nel paese africano da unventennio teatro di guerre civili ininterrotte. Una missione chedomani portera' Boniver a Goma, capitale del distretto di Kivu,una delle regioni del mondo piu' ricche di minerali e, alcontempo, di disperazione umana. ''Sono cifre che fanno tremare i polsi ad un gigante'', hacommentato Boniver all'ANSA al termine della prima tornata dicolloqui nella capitale congolese con il viceministro degliesteri, Ignace Gata, con il ministro della famiglia Marie-AngeLukiana e il titolare dell'Istruzione Leonard Mashako Mamba.''Due milioni di rifugiati, soprattutto nella regione orientaledel Nord Kivu, centinaia di migliaia di donne stuprate e traloro molte bambine di appena pochi mesi''. ''Lo stupro e'diventata un'arma di guerra non solo nella definizione datadall'Onu, presente da 10 anni in Congo con i 20.000 caschi Bludella Monuc. Nella pratica - ha spiegato Boniver - e' servita adannientare il tessuto tribale in centinaia di villaggi travoltidalla guerra e da esondazioni umane dai paesi confinanti''. Nonostante l'accordo di pace firmato nel marzo del 2009 trail governo di Laurence Kabila, il Cndp del generale LaurentNkunda (nel frattempo esautorato e imprigionato) ed altri gruppiarmati, all'inviato del ministro Frattini hanno riferito che''continuano ad esserci vittime ancora oggi''. Responsabili sononon solo le bande armate che terrorizzano il paese ma ancheelementi dell'esercito congolese regolare che ha, a sua volta,inglobato miliziani che una volta militavano in gruppi armati. Imetodi brutali del passato, sia pure in scala minore, continuanoad essere applicati. Nessuno riesce con esattezza a censire ilnumero degli orfani di guerra, dei bambini abbandonati e diquelli soldato. Una generazione a cui e' stato negato il dirittoall'infanzia e che e' ancora tenuta in ostaggio dalla piu'grande catastrofe umanitaria di tutti i tempi. In questa sua prima ''ricognizione umanitaria sul terreno''(l'ultima visita di un ministro degli esteri italiano in Congorisale al 2007 con Massimo D'Alema) qualche segno di speranzaBoniver lo ha pero' percepito. ''C'e' in atto un tentativo realedi dialogo intercongolese e di stabilizzazione che, a mio avviso- ha osservato Boniver - merita attenzione anche bilaterale''. La tutela delle componenti piu' vulnerabili della societa',donne e bambini, insieme alla stabilizzazione del paese avviatacon gli accordi di pace, sono le priorita' di Kabila. Unpresidente che, ha ricordato l'inviato di Frattini, e' il primopresidente eletto a suffragio popolare diretto e i cui vice sonotutti ex rivali. Dopo anni di tragedie se dovesse ricrearsi un climafavorevole nella Repubblica democratica del Congo, Boniver nonesclude che l'Italia possa, sul piano bilaterale, tornare nelpaese africano con grandi progetti come gia' fece negli anni'80. La cooperazione italiana e' presente, nel solo biennio2008-2009, con progetti per oltre 7,5 milioni di euro rivoltisoprattutto al settore sanitario per arginare il diffondersi diepidemie e malattie infettive. Sono circa 800 gli italiani residenti nell'ex Zaire. Edeccettuati i religiosi - la cui presenza e' stimata intorno ai350, residenti in gran parte a Kinshasa - la collettivita'comprende il personale di Ong, piccoli imprenditori e figli diitaliani sposati a congolesi. (ANSA).

martedì 5 gennaio 2010

Immigrazione: non perdere di vista interesse nazione

Apprezzo la posizione di Francesco Rutelli che in un'intervista sostiene una visione condivisibile dell'immigrazione. Se l'obiettivo e' quello di focalizzare politiche bipartisan dico senz'altro di si' a condizione che non si perda mai di vista, nell'affrontare la delicata materia, l'interesse nazionale. Troppo spesso in passato destra e sinistra, certamente non solo in Italia, hanno usato il fenomeno migratorio, che costringe milioni di esseri umani a lasciare i loro paesi, come una clava per accaparrarsi la fiducia degli elettori.

lunedì 4 gennaio 2010

Da Di Pietro parole d'odio.

Sembra davvero che i molteplici inviti di Napolitano ad abbassare i toni per alcuni non valgono.
Malgrado le feste, due ex magistrati, oggi entusiasti della politica, Di Pietro e De Magistris, spiccano per le loro roboanti dichiarazioni di odio e di disprezzo nei confronti delle istituzioni e di chi vorrebbe migliorarle.