venerdì 30 gennaio 2009

Battisti: Consigliere Sarkozy, nessun ruolo servizi francesi

Raynaud, consigliere per gli Affari Europei del presidente francese Nicolas Sarkozy, smentisce che i servizi segreti francesi abbiano avuto alcun ruolo nella fuga di Cesare Battisti in Brasile. Raynaud che ha partecipato questa mattina ad una riunione della Commissione Politiche Comunitarie di Montecitorio e' stato sollecitato proprio da me per prima sul 'caso Battiti. Ho fatto presente al consigliere del presidente Sarkozy quanto l'opinione pubblica italiana sia turbata dal caso Battisti e ho sottolineato che ancora di piu' e' rimasta attonita dopo aver letto le dichiarazioni di Battisti sul ruolo dell'intelligence d'Oltralpe. Battisti resta un pluriomicida condannato con sentenze passate in giudicato. Raynaud ha definito “del tutto infondate le dichiarazioni di Battisti" circa il ruolo dei servizi francesi nella vicenda e ha aggiunto che Sarkozy "considera da tempo non piu' valida la 'dottrina Mitterand'.

giovedì 29 gennaio 2009

Le Suore rapite stanno benne si tratta per la loro liberazione

''Le suore stanno bene, i contatti sono quasi quotidiani e le trattative per la loro liberazione stanno andando avanti''. Lo hanno riferito fonti keniote della Misna facendo il punto sui negoziati in corso per la liberazione di suor Maria Teresa Olivero e suor Caterina Giraudo. Le due missionarie lo scorso 9 novembre. ''I negoziatori incaricati delle trattative - hanno riferito le stesse fonti - mantengono contatti telefonici con i rapitori e ogni giorno, prima di proseguire, intrattengono brevi colloqui con le due suore proprio per sincerarsi che stiano bene''. Il nuovo corso nei negoziati, seguito ad una visita di una delegazione italiana a Nairobi, guidata dalla parlamentare Margherita Boniver, era stato facilitato dall'apertura di un canale di comunicazione ufficiale che aveva trovato il consenso dei rapitori e che era stato approvato dal Governo italiano. Per chiedere la liberazione delle due suore, in Italia sono state raccolte oltre 10 mila firme attraverso diversi siti Internet.

mercoledì 28 gennaio 2009

Sul terrorista Battisti ora chiarisca anche la Francia

Dopo la richiesta di rottura dei rapporti di amicizia con il Brasile, ora è perentoria la richiesta di chiarimento da parte della Francia e da parte dello stesso Presidente Sarkozy. Sono rimasta folgorata dall'intervista rilasciata da Fred Vargas su Cesare Battisti, che apre degli scenari finora inediti. Il ruolo attivo di veri comitati a favore sia della Petrella che di Battisti lasciano intravedere l'abisso di valutazione che divide l'attivita' giuridica italiana da certe opinioni radical-chic francesi. Che Carla Bruni sia stata a trovare in clinica la Petrella per evitare che fosse estradata in Italia e' un fatto gravissimo e su tutto aleggia una sorta di convergenza riferita anche al caso Battisti, a meno che non venga smentita. Tutto cio' e' veramente inaudito.

lunedì 26 gennaio 2009

Violenza donne: da Berlusconi solo una battuta

Rincorrere Berlusconi o altri su delle battute che possono sfuggire quando si e' assaliti da omande,e' un esercizio divertente ma poco utile. Berlusconi voleva dire che il problema e' molto piu' vasto e non riguarda solo gli ultimi casi e che quindi bisognerebbe mettere piu' mezzi e piu' azioni di contrasto per evitare che si commettano piu' stupri. Lo stupro che avvenga in famiglia o per strada e' il crimine piu' commesso ed e' il crimine meno denunciato e punito, da un punto di vista generale. Oggi lo stupro e' considerato un reato molto grave e si sono fatti passi in avanti molto importanti anche per sanzionare da un punto di vista sociale e culturale quello che fino a qualche anno fa veniva considerato come una tragedia personale.Non c'e' bisogno di interventi normativi, la difficolta' e' prevenire e presidiare i territori. Ho visto delle immagini di Guidonia scandalose, assolutamente terribili. E' sempre rischioso generalizzare perche' poi e' un'arma impropria che ti si puo' ritorcere contro. Ma io posso affermare una cosa. Io vivo a Roma e ho subito anche sulla mia pelle le aggressioni di uno scriteriato che mi aggrediva sulla pista ciclabile a pochi metri dalla Farnesina. Ci sono zone di Roma lasciate al degrado e questo certamente bisogna imputarlo alla gestione amministrativa di centrosinistra, non imputerei certo gli stupri, ma il degrado sicuramente. Al 99% alla coppia Rutelli-Veltoni, forse all'1% ad Alemanno. Intanto il comune di Roma si sta muovendo per costruire campi nomadi degni di questo nome, questa penso sia la strada maestra.

sabato 24 gennaio 2009

Immigrati: Franceschini ricordi sanatorie governo Prodi

Non mi stupisco della condizioni del centro di accoglienza di Lampedusa, ma mi stupisco che Franceschini dica che tutto questo e' colpa della politica sull'immigrazione condotta dal governo. Ricordo a Francheschini che a fare da vera calamita sono state le sanatorie del governo Prodi e che gli arrivi in massa sono fenomeni che poco hanno a che fare con le leggi, buone o cattive, ma sono determinati soprattutto dalle condizioni economiche dei paesi di provenienza degli immigrati. Quindi, meno analisi azzardate e piu' collaborazione per fronteggiare chi colpisce il nostro e molti altri paesi europei.

venerdì 23 gennaio 2009

Situazione di Lampedusa, emmergenza nazionale

Quello che sta succedendo a Lampedusa rischia di diventare una vera emergenza nazionale. Non solo il Centro di accoglienza e' stracolmo con la presenza di circa 1800 clandestini, ma nuove tragedie del mare come quella di oggi al largo della costa tunisina non fanno presagire nulla di buono e ci dicono che questi poveri immigrati non partono solo dalle coste della Libia ma anche da quelle della Tunisia. Ha ragione il ministro Maroni ad invocare l'espulsione dei clandestini » prosegue - ma le procedure imposte dalla legge e dagli accordi bilaterali, di fatto, potrebbero vanificare questa operazione. Nel frattempo la piccolissima Lampedusa rischia di essere definitivamente travolta considerando anche la gia' cronica inefficienza di trasporti, sanita' e scuole dall'ondata di sbarchi che rendono insostenibile la situazione.

giovedì 22 gennaio 2009

Caso Englaro: sbagliano sia il Cardinale Poletti sia Bresso

Sulla questione Englaro hanno torto sia il cardinal Poletto sia Mercedes Bresso. Il primo perche' si appella all'obiezione di coscienza dimenticando che questa e' garantita dalle vigenti normative. Il Presidente della Regione Piemonte sbaglia nel tentativo di utilizzare una struttura sanitaria per adempiere ad una sentenza della Cassazione che palesemente confligge con il compito primario dell'istituzione sanitaria pubblica o privata che ha il dovere di tutelare la salute.

M.O.:da Fassino buon auspicio ma non basta

Ha ragione Fassino ad auspicare una logica negoziale per risolvere il conflitto israelo-palestinese: il negoziato di pace e' l'unica via possibile per una pace duratura; non basta pero' che Hamas riconosca Israele: l'organizzazione terroristica deve non solo riconoscere Israele, ma deve ottemperare a tutti gli accordi negoziali da Oslo in avanti, abbandonare ogni atto di terrorismo ed il lancio di razzi in territorio israeliano, rinunciare al riarmo tanto sbandierato e cessare ogni intimidazione e uccisione dei palestinesi che aderiscono a Fatah. Allora, solo allora forse Israele potra' negoziare con la fazione estremista.

lunedì 19 gennaio 2009

Gaza: serve tregua e nuovo slancio negoziati pace.

L'annuncio fatto dal Presidente Berlusconi dell'invio di ulteriori elementi di Carabinieri e di mezzi navali per controllare i valichi e lo spazio marittimo tra la Striscia di Gaza e l'Egitto e' il modo migliore per contribuire a bonificare l'afflusso imponente di armi al gruppo terroristico di Hamas, che e' stata la causa primaria della guerra a Gaza. Se a questo si aggiunge il piano di aiuti economici straordinari del quale Berlusconi ha parlato in piu' occasioni per la ricostruzione di vari settori Palestina, da non confondersi con gli aiuti umanitari partiti in queste ore per soccorrere la popolazione della Striscia, allora si capisce che e' stata imboccata la strada del pragmatismo e della concretezza per aiutare in modo piu' trasparente possibile la causa del dialogo, della pace e della costituzione, speriamo presto, di uno stato palestinese.

domenica 18 gennaio 2009

M.O.: con Craxi in vita non saremmo arrivati a tanto

Il sopravvento di Hamas nella striscia di Gaza e il golpe anti Fatah che ne consegue ha riportato – lo scrivo sul quotidiano che sara' distribuito domani all'iniziativa organizzata a Roma dal Nuovo Psi per commemorare lo statista Craxi - indietro di decenni la sacrosanta causa dei palestinesi per ottenere un loro Stato. E' impossibile, infatti, negoziare con chi, Hamas, oggi si prefigge di distruggere Israele con il terrore, i kamikaze, le migliaia di razzi che da anni colpiscono le citta' israeliane di confine, con chi viene finanziato, armato, ed eterodiretto, assieme ad Hetzbollah, da Siria ed Iran. Si e' molto parlato di 'risposta sproporzionata' da parte di Israele. Di certo la morte di centinaia di donne, bambini e civili innocenti suscita orrore, pieta' e riprovazione: senza dimenticare l'uso spregiudicato che Hamas fa dei suoi cittadini usati come scudi umani, con i depositi di armi ed esplosivi nascosti nelle zone abitate e persino sotto gli ospedali.

Veltroni critica perchè non ha nulla da fare.

Mi stupisco due volte per le accuse di Veltroni al Governo perché nessun ministro parteciperà alla cerimonia di inaugurazione del Presidente Barak Obama. Per primo, dal punto di vista protocollare, come consuetudine, l'Italia sarà rappresentata dall'ambasciatore in carica, Giovanni Castellaneta, che con la sua carica rappresenta tutto il Paese e non solo una parte politica. Mi stupisco, poi, che Veltroni non trovi di meglio un sabato pomeriggio che fare le pulci al Governo Berlusconi che oggi gode di una fiducia storica da parte degli italiani.

venerdì 16 gennaio 2009

Uccisione missionario episodio di violenza crescente

Le notizie che ho avuto da Nairobi riguardo all'orribile morte di padre Giuseppe Bertaina, assassinato pare a scopo di rapina, portano ad escludere qualsiasi collegamento con la vicenda del rapimento delle due suore italiane avvenuto al El Wak il 9 novembre scorso. Sono 450 i religiosi italiani che operano da decenni su tutto il territorio keniano, adoperandosi per migliorare le condizioni di vita delle popolazioni locali Quest'ultimo terribile episodio segnala una situazione di violenza crescente delle affollate periferie della capitale del Kenya, dovuta alla poverta' diffusa tra gli inurbati.

giovedì 15 gennaio 2009

Gaza: serve tregua e nuovo slancio negoziati pace.

Bisogna fare in fretta e chiudere la dolorosa partita di Gaza, che vede Israele impegnato a disinnescare politicamente e militarmente il dominio di Hamas sul territorio. Ci auguriamo che gli spiragli di un possibile cessate il fuoco si allarghino e si consolidano a favore di una tregua stabile, duratura e verificabile. Tutto questo per porre fine innanzitutto alla perdita di tanti civili innocenti e per poter dare nuovo slancio ad indispensabili negoziati che portino alla tanta agognata soluzione, due popoli due stati.

mercoledì 14 gennaio 2009

M.O. :Per tregua speriamo sia la volta buona.

Dobbiamo capire meglio quali sono i termini della tregua accettata da Hamas: se il gruppo terrorista interrompe il lancio di razzi su Israele e' un primo passo positivo. Naturalmente una tregua duratura e verificabile implica una grande quantita' di elementi. Speriamo comunque che sia la volta buona, che cessino le operazioni militari e che riprendano i negoziati diplomatici.

Maroni ha ragione su tassa permesso immigrati

Mi auguro che il governo accetti l'emendamento riguardante il contributo per il permesso di soggiorno che vuole la Lega. E' assolutamente necessario visti gli altissimi costi per la comunita' legati alla realta' dell'immigrazione in Italia. Sono diversi i paesi europei che richiedono un contributo, come in Olanda, dove si parte da un minimo di 430 euro per un permesso di lavoro e sale a 830 euro se il lavoratore e' accompagnato da un familiare. La Francia applica una quota minima di 80 euro che puo' arrivare a 340 euro in casi particolari. La Svezia chiede 200 euro e 100 euro per ogni rinnovo. Un capitolo a parte sono i paesi anglosassoni come Gran Bretagna, Canada e Australia che per un permesso di lavoro per un lavoratore autonomo richiedono una somma che varia da 200.000 a 500.000 dollari. Non vedo lo scandalo di chi si straccia le vesti gridando al razzismo ma caso mai mi auguro una pacata discussione sull'opportunita' e sulla congruita' della somma".

lunedì 12 gennaio 2009

Non si può concedere nulla ad Hamas.

Stupisce un passaggio dell'intervista di D'Alema, quando si interroga su come combattere il ondamentalismo e retoricamente chiede se si possa farlo massacrando bambini. E' ovvio che il fondamentalismo di Hamas, il primo responsabile del massacro di tanti innocenti, va combattuto sia con le armi, come sta facendo legittimamente Israele, che con l'isolamento ed infine con una tregua concordata. Nel frattempo non si puo' concedere nulla ad un movimento politico finanziato dall'Iran, che ha usato il golpe per spadroneggiare a Gaza e rappresenta una minaccia non solo per le migliaia di razzi lanciati sul territorio israeliano ma anche per il contagio di cui temono i regimi arabi moderati.

venerdì 9 gennaio 2009

Italia-Kenia: Boniver avvia lavori ponte tra slum e Nairobi

(ANSA) - NAIROBI, 9 GEN - L'onorevole Margherita Boniver ha oggi dato il via - letteralmente mettendo in moto il caterpillar che ha avviato gli scavi - ai lavori di un ponte pedonale che congiungera' due slum di Nairobi, Korogocho e Diadora, scavalcando un piccolo fiume: un intervento finanziato dalla cooperazione italiana.E' stata anche una festa di popolo: quasi tutta la popolazione della zona era li' a festeggiare. Boniver, nel suo intervento, ha sottolineato che questo ponte rappresenta un ulteriore passo nella solida amicizia tra Italia e Kenya. Come ha fatto, nel suo saluto, anche l'ambasciatore d'Italia in Kenya Pierandrea Magistrati. Presenti alla cerimonia il ministro delle Finanze keniano Joseph Kinyua e quello dei Governi Locali Sammy Kirui, e molte altre autorita' locali.
La missione della Boniver, arrivata a Nairobi mercoledi' sera, oltre a verificare l'ottimo andamento dei rapporti bilaterali, era incentrata sul problema delle due suore italiane rapite ormai due mesi fa in un villaggio keniano, a cavallo del confine somalo, e detenute in Somalia. Un incarico affidatole dal ministro degli Esteri Franco Frattini. Una serie di incontri al piu' alto livello con le autorita' governative keniane e somale le ha permesso di accertare quantomeno che, seppur in un quadro ancora fosco, le suore sono vive e stanno bene. Missione di cui l'avvio dei lavori del ponte tra gli slum e' stato l'atto finale. Nel tardo pomeriggio Margherita Boniver sara' di ritorno a Roma, e domani dovrebbe avere incontri col ministro Frattini ed il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta.

giovedì 8 gennaio 2009

Suore rapite: iniziata missione a Nairobi

E' iniziata stamattina a Nairobi la missione di due giorni di Margherita Boniver, inviato dal ministro Frattini in Kenya, per incontrare le massime autorita' del paese e gli esponenti del governo transitorio somalo, per sollevare nuovamente la questione delle due religiose italiane sequestrate a novembre a El Wak, in prossimita' del confine somalo. Dopo aver incontrato il ministro degli Esteri keniota Moses Wetang'ula, la Boniver ha in programma anche incontri con il primo ministro del governo federale transitorio somalo, Nur Hassan Hussein, con il presidente ad interim della Somalia Shek Aden Madobe, con il ministro dell'Interno keniota George Saitoti e con il presidente Kibaki.Nel corso dei colloqui con i suoi interlocutori keniani la Boniver approfondira' anche le problematiche relative alla presenza di nerosi nostri connazionali in Kenya, non solo importante meta turistica ma anche sede di numerose strutture commerciali e di organizzazioni attive nel settore della cooperazione allo sviluppo e dell'assistenza umanitaria. Con gli esponenti del governo transitorio somalo, con sede a Nairobi, la Boniver affrontera' invece la questione delle due religiose italiane, Maria Teresa Olivero e Caterina Giraudo, originarie della provincia di Cuneo, rapite in Kenya a El Wak, nel distretto settentrionale di Mandera al confine con la Somalia, lo scorso 9 novembre. Le due religiose, che appartengono al Movimento Charles de Focauld, sono state catturate da un commando che si ritiene formato da banditi e da miliziani islamici di al-Shebab e condotte oltre confine nel Sud della Somalia, un'area fuori dal controllo delle autorita' governative ufficiali. Le due suore a Natale sono state anche oggetto di un appello di Benedetto XVI che aveva invocato la loro liberazione e per loro varie associazioni cattoliche hanno raccolto 5.000 firme che sono poi state consegnate al governo italiano.(Adnkronos)

lunedì 5 gennaio 2009

M.O.: urge via libera per aiuti umanitari

Aspettando che maturino i tempi per una tregua concordata e tutorata, mentre Israele tenta di bonificare la striscia di Gaza dalle postazioni militari organizzate dai terroristi di Hamas, bisogna fare di tutto per portare soccorso all'inerme popolazione civile che e' sempre stata usata come scudi umani dai terroristi. Ben vengano quindi le proposte di tregua umanitaria e soprattutto il via libera agli aiuti di generi di prima necessita' e di medicinali che il governo italiano a gran voce reclama come, anche, fanno da giorni tutte le agenzie umanitarie presenti sul territorio.

domenica 4 gennaio 2009

Veltroni chiarisca confusione dentro Pd

Veltroni da' prova di cattiva coscienza se accusa il Governo italiano di inadeguatezza mentre farebbe bene a porre fine alla confusione di linee sulla crisi mediorientale che regna all'interno del suo partito. Quella del cessate il fuoco e' una sacrosanta richiesta ma bisogna mettersi d'accordo su quel che significa: deve infatti essere un cessate il fuoco bilanciato, concordato e controllato. Ma il cessate il fuoco andrebbe chiesto soprattutto ad Hamas che da anni colpisce le citta' israeliane e la cui disdetta della tregua ha provocato la risposta israeliana, che sostanzialmente ha avuto il tacito via libera anche di diversi Paesi arabi moderati. Diversa e' invece la richiesta di un cessate il fuoco per motivi umanitari, magari di poche ore, e di una apertura di corridoi per far affluire al piu' presto gli aiuti necessari per la popolazione civile cosi' duramente coinvolta.

venerdì 2 gennaio 2009

Discorso Napolitano sobrio ed importante

Estremamente lucido ed efficace l'intervento del Presidente Napolitano, che ha fatto un discorso sobrio nella sua brevita' ma molto importante nell'obiettivo che voleva raggiungere.Gli italiani devono avere fiducia in se stessi e nelle loro capacita' e non devono abbandonarsi al pessimismo, dice Napolitano: con grande autorevolezza il Capo dello Stato sostiene le stesse dichiarazioni che il presidente del Consiglio Berlusconi, a piu' riprese, ha fatto battendosi contro il 'declinisnismo' di molta sinistra.