giovedì 7 maggio 2009

Darfur: espulsione Ong straniere decisione sbagliata

Ho incontrato nel campo profughi di Zam Zam, nel cuore del Darfur, i rappresentanti dei circa 101mila rifugiati (il 65% sono donne e bambini) che vi vivono in condizioni pietose. Il campo di Zam Zam e' stato aperto nel 2004, e la sua popolazione e' andata via via crescendo in misura inarrestabile. Le Ong offrivano servizi essenziali alla gente, soprattutto alle donne ed ai bambini: dall'istruzione alle cure mediche, dalla distribuzione di cibo e medicinali fino alla difesa delle donne dagli stupri. Servizi che sono venuti meno, un mese fa, con l'espulsione (che non ha riguardato le Ong italiane) decisa dal presidente Bashir con l'accusa di spionaggio. Speriamo davvero che il governo sudanese torni sulla decisione di espellere le Ong straniere dal Paese. Quella decisione e' stata sbagliata, “E' stato un grave errore mandarli via, non e' servito alla pace”, lo ha detto un rappresentante dei giovani. E un anziano capo tribale ha sottolineato: ''gestivano le scuole, aiutavano le nostre donne. Da quando sono andati via i volontari i nostri bambini sono per la strada e non riceveranno quell'istruzione necessaria per vincere la poverta' e preparare la democrazia che portera' la pace in Sudan''. Le Ong rimaste a partire da quelle italiane, stanno raddoppiando i loro sforzi per cercare di assistere al meglio la popolazione del campo.

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