lunedì 19 maggio 2008

E' solo un'ipotesi non una soluzione

* Il Tempo. 19 maggio 2008.
E’ solo un’ipotesi non la soluzione”
Intervista a Margherita Boniver di Maurizio Gallo

Un’ipotesi solo un’ipotesi. Nulla di più, uno spunto di lavoro. Boniver lo ripete più volte. La sua non è una proposta risolutiva, non sostituisce il piano del Governo. Ma utilizzare immigrati irregolari per pulire le strade campane dalla “munnezza” potrebbe contribuire ad alleviare la situazione un po’ come avvenne nel 1966, quando a Firenze accorsero migliaia di volontari, “gli angeli del fango”, che contribuirono a ridurre i danni dell’alluvione. Un’ipotesi che, però, è fruttata al deputato Pdl attacchi da destra e sinistra.
La sua idea non è piaciuta a nessuno. E’ stata fraintesa?
Ho fatto soltanto semplicemente un’ipotesi. Berlusconi avrà già in mente una serie di priorità, tra cui l’apertura di nuovi siti per scaricare i rifiuti. Il problema è che se tutti dicono no, come ha fatto l’altro giorno il consiglio comunale di Chiaiano, non ci può essere alcuna soluzione.
Lei stessa però ammette che questa proposta non risolverebbe le cose.
Tra le tante iniziative utili, secondo me, c’è quella di organizzare squadre di volontari, tra cui anche immigrati irregolari. Non criminali, che invece devono essere allontanati, ma poveri cristi sfruttati dal caporalato e dalla camorra. Lo ripeto, è un’ipotesi. In cambio si potrebbe concedere un permesso di soggiorno provvisorio per sei mesi….
Una misura non strutturale, insomma, legata squisitamente all’emergenza?
Si un po’ come accade con gli spalatori di neve. O come è avvenuto nel ’66 a Firenze. Volontari che accorrono da tutta l’Italia, ovviamente quando si saprà dove mettere i rifiuti. Sarei disponibile anch’io a farlo, magari solo per un giorno per dare un buon esempio. Un esempio di senso civico. Meglio comunque che utilizzare i militari….
Nel piano del premier ci sarebbe, però, anche l’uso dei soldati.
I militari come le forze dell’ordine, devono avere funzioni di presidio del territorio e di prevenzione nei confronti di teste calde e criminalità organizzata. Il punto è che in Campania non siamo di fronte a un’emergenza politico-amministrativa ma ad una catastrofe come lo tsnunami in Indonesia o il terremoto in Cina. E inoltre, è in atto un boicottaggio politico contro Berlusconi, come è accaduto per il G8. Qualcuno sta soffiando sul fuoco.
Chi?
Non spetta a me fare nomi e cognomi. Ma è una cosa palpabile.
Alcuni tacciano la sua ipotesi di razzismo. Che risponde?
Io razzista? Ma per piacere. Non hanno capito o forse non mi sono spiegata bene. Il razzismo non c’entra. Molti volontari Usa in Iraq sono immigrati che con il servizio militare hanno la speranza di essere regolarizzati. E’ uno scambio.







1 commento:

Paolo Oliviero ha detto...

mi sembra un'ottima idea.
Il partito del "no" è sempre attivo (come la madre dei cretini è sempre incinta).
Per demolirlo occorrerebbe, secondo me, aggiustare un po' il tiro, :
- parlando di opera di differenziazione e non di mera pulizia (gli immigrati sono già esperti, perchè già fanno regolarmente la ricerca dei metalli da vendere, ecc.);
- organizzando gli immigrati insieme a volontari locali e a militari in incognito (per controllare, solo se necessario, l'ordine pubblico e indirizzare, quando necessario i lavori);
- parlando di tempi limitati a quelli inevitabilmente necessari per costruire gli impianti automatici, che, alla fine, dovranno sostituire le braccia umane.
Paolo Oliviero